Il Mattino – Scoppia il “caso” Insigne e Giuntoli prova a stemperare: “Lorenzo è tranquillo”
Le cose tra l'allenatore del Napoli e il suo capitano non sono mai state tutte rose e fiori
Prima del fischio d’inizio il ds Giuntoli prova a stemperare. «Insigne è tranquillo – ha spiegato ai microfoni di Sky Sport – e tutto questo scalpore non deve esserci. Abbiamo una rosa di buonissimi calciatori. La regola dei 18 giocatori un po’ ci condanna, abbiamo tanti ragazzi che possono e vorrebbero giocare. Ancelotti ha scelto una squadra più accorta, con un centrocampo più robusto. E in panchina ha optato per due attaccanti puri».
Poi la conferma definitiva è quella dello stesso allenatore al temine della partita. «Insigne è andato in tribuna dopo una valutazione dell’allenamento per una scelta tecnica. Ho preferito tenerlo fuori e preservarlo per la prossima partita».
Pochi giri di parole, perché Ancelotti è uno che va dritto al problema. Sì, ma qual è il problema? Le cose tra l’allenatore del Napoli e il suo capitano non sono mai state tutte rose e fiori. In estate Insigne aveva più o meno apertamente chiesto a Carletto di cambiargli posizione in campo: riportarlo a fare l’esterno d’attacco sgravandolo dagli obblighi di copertura che sono tipici del quarto di centrocampo. Ancelotti ci ha provato a inizio stagione con un cambio di modulo, ma la cosa si è rivelata un flop. E allora retromarcia al 4-4-2 e Insigne è stato rispedito a centrocampo.
Poi l’ultima frizione dopo Napoli-Cagliari, quando l’allenatore ha rimproverato il suo capitano per lo scarso rendimento in campo nella gara poi persa dagli azzurri. Insomma, non esattamente una situazione serena che è culminata con l’esclusione di Genk.
Nel post partita Ancelotti è stato molto meno diplomatico di Giuntoli con quel «scelta tecnica» che non lascia troppo spazio all’immaginazione sulla lezione che l’allenatore ha voluto dare al suo ragazzo. Fonte: Il Mattino