Ancelotti su Lorenzo: «Non l’ho visto brillante nella rifinitura»

Il tecnico del Napoli: "Il Genk? Non sono deluso, in ceti momenti potevamo fare meglio"

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«Scelta tecnica»: e così che l’opinione s’impadronisce della cronaca e cataloga Lorenzo Insigne dentro un caso che riempie la notte del Napoli più di quanto possa un pareggio a Genk. «Scelta tecnica»: e vuol dire tutto, in sintesi, sa di «bocciatura» momentanea per uno scugnizzo ma vale anche come «lezione» per stimolarlo ancora, per chiedergli di più, almeno quanto racchiusa quel talento che invece rimane soffocata in allenamenti ritenuti blandi. Quando Genk-Napoli finisce, secondo il Corriere dello Sport, e non concede neanche una briciola d’euforia, Lorenzo Insigne diviene l’argomento centrale d’una nottata densa di interrogativi da risolvere, e in fretta, perché il campionato «chiama» e le risposte servono per capire cosa ci sia all’orizzonte. 

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C’è la sintesi di valutazioni che Ancelotti tiene per sé in una vigilia lunghissima, attraversata ripensando all’impatto nella rifinitura di Insigne, nella quale manca la reattività fisica di cui c’è bisogno. «L’ho visto poco brillante ed ho pensato che sarebbe stato giusto tenerlo fuori». Né in campo, né in panchina, come giudizio definitivo per quest’ora e mezza che ora diventa un impiastro di rimpianti, perché ci sono stati i pali (e sono stati tre) ma è venuto meno anche l’istinto del «killer» che in situazioni neanche estreme viene richiesto a Milik più che a Callejon: «Potevamo vincerla, perché di occasioni ne abbiamo create. Arek ha avuto le proprie opportunità, Lozano ha provato ad attaccare la profondità e però non siamo riusciti a concretizzare. Potevamo essere precisi sotto porta, ma la prestazione è stata tutto sommato positiva».  

Poi c’è sempre quel tarlo che a quindici giorni dal Liverpool riemerge e che magari travolge anche Ancelotti: dov’è finito quel Napoli, quello del 2-0 con i campioni d’Europa, quello che poi si è sciolto con il Cagliari ed ha rischiato di farlo con il Brescia? «Io non sono deluso, ma neanche arrabbiato, per il risultato. Restiamo primi in classifica, nel girone, obiettivo che inseguiamo. Abbiamo ottenuto un pari dopo aver mancato una serie di finalizzazioni e comunque non ho nulla da rimproverare ai miei. E questo risultato non complica la situazione». Ma Insigne sì: ma un leader calmo sa come si fa.

 

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