Il pezzotto potrebbe essere finito in Tilt, trovata la causa di tutti i mali

La Polizia avrebbe rintracciato la sorgente dalla quale si attingono i codici

0
IL TILT

Factory della Comunicazione

I pezzotti avevano ripreso a funzionare perché chi gestisce la trasmissione delle tv illegali era riuscito a creare dei nuovi codici software oppure a riciclarne alcuni vecchi ancora funzionanti. Il sistema sta però per andate in tilt. L’operazione Eclissi, coordinata dall’agenzia europea Eurojust e messa in capo alla polizia italiana, aveva infatti preso di mira la piattaforma Xtream Codes. Si tratta di sviluppatori di un software all’avanguardia utile a chi commercializza i pezzotti. Xtream Codes è uno strumento legale che sul mercato ha il miglior rapporto qualità/prezzo: i proprietari non vendono gli abbonamenti illegali, ma solo il proprio software, un pannello di gestione indispensabile per trasmettere i canali pirata e che serve a coordinare e smistare i vari segnali televisivi. Non ne esistono molti altri di software del genere e, quindi, colpito Xtream Codes potrebbero a breve spegnersi tutti i pezzotti. Da alcuni giorni sul sito di Xtream Codes campeggia infatti un banner che spiega che il portale è al momento inattivo per indagini delle autorità italiane. Per ora i server su cui si appoggiano i fornitori delle Iptv illegali sono rimasti attivi, ma le licenze per l’utilizzo di questo software stanno per scadere. Appena i rivenditori del pezzotto saranno costretti a verificare tra qualche giorno se la licenza Xtream Codes è stata rinnovata non potranno aggiornarla in alcun modo. Insomma secondo gli esperti della Polizia postalechi è riuscito ad aggiornare il pezzotto ha semplicemente provveduto ad una soluzione temporanea. Scadute le licenze di Xtream Codes i 5 milioni di abbonati agli streaming illegali resteranno al buio.

Fonte: Il Mattino

Potrebbe piacerti anche
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

For security, use of Google's reCAPTCHA service is required which is subject to the Google Privacy Policy and Terms of Use.