THE BEST
In realtà, non cambia niente: quante volte vi avranno detto che la vita è attraversata da cicli, tutto un «up and down», come andare sulle montagne russe? Solo che sei il K2, dunque una cima, un sorta di mostro sacro da affiancare ai Sergio Ramos e ai Van Dijk, ai totem del calcio moderno, che non sbagliano (quasi) mai e quando ciò capita, lasciano che gli scivoli addosso quel frammento della loro esistenza e ricominciano laboriosamente ad essere se stessi.
IL RISCATTO
Però è inevitabile che a un certo punto regni un pizzico di disorientamento, è così bello riuscire a vivere con solide certezze, senza doversi mai preoccupare di fronteggiare il destino o semplicemente una disgraziata parabola arcuata che invece di essere arpionata dal «piattone» del piede sinistro, prende un’assurda traiettoria, ti finisce sullo stinco e poi si accomoda all’incrocio dei pali. Che sta sempre assai distante dal K2, perché poi lassù si torna, ormai sono sei anni e Koulibaly ne è consapevole: «Se Maradona, il più grande di tutti i tempi, si esprime in quel modo su di me, vuol dire allora che sono sulla strada giusta, però il percorso è lungo». Ma gli è già noto: la scalata è ripartita.
Fonte: CdS