In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Felice Mazzù, allenatore Genk: “Affrontare il Napoli? Per me è qualcosa di molto importate, sentimentalmente forte. Sono a 300km da lì, sono calabrese, quindi sarà una grande emozione. In primis perché gioco contro una squadra italiana, ma anche per il fatto che è la più importante del sud Italia. Napoli ha una grande storia a partire da Maradona e continuano a scriverla con tutti i risultati che stanno ottenendo. Ci sono anche due giocatori che hanno giocato qui in Belgio ed uno che gioca nella nostra nazionale. Koulibaly è un simbolo per noi e Mertens è importante per il nostro Paese. E’ una partita particolare per me e per tutta la gente del Genk, tifosi compresi. Genk-Napoli? La prima cosa a cui ho pensato, è dover cambiare mentalità rispetto alla prima partita, è stata schifosa. L’avversario, il Salisburgo, è proprio un buon avversario e darà filo da torcere a Napoli ed anche al Liverpool. Come ha giocato il Napoli contro il Liverpool, penso sia un livello ancora più alto. Mi ha impressionato la loro intesa, propensione offensiva con Mertens come punta, sarà molto difficile. Settimo posto? A dire la verità, il Genk è stata campione l’anno scorso, ma ha perso qualche giocatore importante, per il momento stiamo cercando un equilibrio. Siamo ancora all’inizio e credo che la storia sia difficile per noi, ma dobbiamo avere, contro il Napoli, una mentalità ancora più vincente di quella contro il Salisburgo, avere molto più fisico e fiducia. Abbiamo giovani giocatori che hanno esordito ed anch’io sono il primo ad aver esordito. Berge e Samatta? Sono due giocatori che hanno esperienza, qualità, anche se non l’hanno dimostrato contro il Salisburgo. Hanno tutto ciò di cui si necessità per arrivare in Serie A. Punti deboli del Napoli? L’unico che posso trovare, è che potremmo provare spazio se acquista fiducia e si sporge eccessivamente in avanti. Giocatore che prenderei dal Napoli? Mertens, è del Belgio, è un giocatore difficile da marcare, gioca nelle linee. Credo che il Napoli andrà molto lontano in questa Champions e sarò onorato di stringere la mano di Ancelotti. Quando io allenavo i piccoli ragazzi, lui era già un big e vinceva. Il segreto che gli ruberei è la chewing-gum che mastica come portafortuna per vincere tutte le partite”.
La Redazione