Ieri giornata molto difficile per la Signora, tonfo in Borsa
Il titolo perde quasi il 5%
Juve, tonfo in Borsa. Il titolo del club bianconero è caduto ieri di quasi il 5% in capo ad una giornata difficile a Piazza Affari, dopo che venerdì scorso sono stati approvati i conti dell’esercizio 2018-19, con una rosso di 39,9 milioni, e un aumento di capitale fino a 300 milioni a sostegno del piano di sviluppo quinquennale 2019-24.
Ad inizio contrattazioni, le azioni del club campione d’Italia non sono riuscite a generare un prezzo d’apertura e successivamente sono anche state sospese per eccesso di ribasso (che è stato addirittura superiore al 9%). Il titolo ha toccato il minimo a quota 1,27 euro, arrivando a perdere il 6,5%, per poi recuperare qualcosa nel corso della giornata e chiudere a 1,334 euro con un ribasso del 4,75%. Nel bilancio appena votato dal Cda bianconero i ricavi ammontano a 621,5 milioni (+23,5%) rispetto al 2017-18, plusvalenze incluse. Al netto del trading dei calciatori, il fatturato ha sfiorato il livello record per il calcio italiano del mezzo miliardo di euro a 494,4 milioni (rispetto ai 410 milioni dell’esercizio precedente). Di pari passo sono cresciuti però i costi: 458,5 milioni, incremento dovuto principalmente all’aumento dei costi per il personale tesserato (301,3 milioni, +68 milioni rispetto al bilancio precedente). Anche l’indebitamento finanziario netto è schizzato in alto, a 463,5 milioni. Da qui la ricapitalizzazione, decisa per rafforzare la struttura patrimoniale e sostenere gli investimenti sulla squadra e sulla strategia commerciale.
Oltre al titolo Juve, anche quello della controllante Exor (che da azionista di maggioranza con il 63,77% del capitale si è impegnata a sottoscrivere l’aumento per la sua quota di pertinenza, vale a dire circa 190 milioni) ha vissuto una frenata del 3,33%, a quota 61,04 euro. Fonte: CdS