San Paolo, stallo tra Comune e calcio Napoli: le cause in cronaca

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Questione San Paolo – Il nodo è economico e riguarda il  quantum che il club dovrebbe versare al Comune. Circa 4,5 milioni: è il totale del 10% sull’incasso netto per ogni partita nelle stagioni 2016-17 e 2017-18 in cui il club ha utilizzato l’impianto senza convenzione. Al tavolo ci sono, poi, anche alcuni crediti – ammessi dallo stesso Auricchio – vantati dal calcio Napoli per alcuni interventi all’impianto nelle scorse stagioni. Ed allora si tratta. Quel che è certo è che la convenzione non può essere toccata. Se la firma ci sarà il Napoli potrà utilizzare il San Paolo per cinque anni (a partire dalla stagione passata, ma rinnovabili per altri cinque) ad un costo di 835mila euro annui più 90mila euro per la pubblicità. Si discute anche d’altro. Lo spazio per un museo che ADL vorrebbe realizzare nel ventre del’ impianto.  «Il presidente – aveva spiegato Auricchio lunedì, al termine del primo incontro – vuole fare una riflessione per implementare il suo impegno. Il Napoli potrà mettere mano all’impianto, avanzando un’istanza all’amministrazione comunale che sarà valutata», aveva spiegato Auricchio nelle corse settimane.. Si

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ragiona, ma prima di tutto c’è la convenzione. Senza quella è impossibile progettare il futuro. E per ora, dopo i primi due round, non c’è nemmeno la data per il nuovo incontro.
Fonte: Il Roma
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