Giovanni Galli: “Ancelotti ha ereditato la squadra di Sarri e l’ha personalizzata”
L'ex portiere di Fiorentina, Milan e il Napoli intervistato da "il Mattino"
Buona la prima: ma poi, si sa, c’è un autunno intero dinnanzi a sè e un inverno che può essere rigido e una primavera che vai un po’ a scoprire. «Infatti, serve prudenza».
Te la spiega lui la Champions, Giovanni Galli, che l’ha vista da dentro e l’ha vinta, secondo le pagine de “il Mattino”, l’ha afferrata con quelle mani sensibili e però solide d’un uomo che ispira simpatia da ogni poro e che con Ancelotti ha ha già scalato l’universo.
«E’ una squadra sua, costruita con la sua intelligenza e sulla eredità che gli ha lasciato Maurizio Sarri. Carlo ha trovato una squadra meravigliosa, nella quale l’identità era costruita dal gioco. Lui ci ha messo il suo stile e ora, questo Napoli, che piace e diverte, lo identifichi anche attraverso i suoi interpreti. Per esempio, con quei piccoletti che sanno un po’ di Barcellona».
La notte è fatta per sognare e stavolta l’ha detto Jurgen Klopp, e l’ha detto a modo suo, lanciando il Napoli in un orizzonte nel quale Galli si avventura con equilibrio: «Io non so dove possa arrivare, penso sia presto ancora per sbilanciarsi: la Champions è lunga ed è grossa, serve anche fortuna e la storia del Milan di Sacchi lo dimostra. Non ci fosse stata la nebbia di Belgrado, chissà cosa ne sarebbe stato della leggenda. Però, il Napoli di Ancelotti ti prende, ti conquista e ti lascia sospettare, senza volersi entusiasmare, che possa puntare a qualcosa di importante».
La Redazione