IL SORPASSO
Sulla strada verso la porta della Nazionale, c’è un altro azzurro nel destino di Meret ed è quello del Napoli. Con Ancelotti – che ha saputo aspettarlo con pazienza dopo il brutto infortunio al braccio un anno fa – ha creato un feeling speciale. L’allenatore ha piena fiducia dei suoi mezzi, al punto tale da averlo investito come primo portiere, nonostante la maggiore esperienza del compagno Ospina. Con il Napoli, allora, deve mettere i mattoncini utili a costruire il muro giusto anche per la Nazionale. A suon di partite. In campionato, certo, ma soprattutto in Champions, quella che l’anno scorso ha dovuto seguire solo dalla tribuna a causa dell’infortunio. Il debutto in Europa l’ha fatto in Europa League dove è stato tra i protagonisti. Un passo alla volta. Come ha sempre fatto. Con umiltà e spirito di sacrificio. Con la voglia di chi sa di essere un predestinato. Lo dicevano a Udine, dove è nato, lo dicevano a Ferrara, dove è cresciuto conquistando la Serie A con la SPAL, e lo dicono a Napoli, ogni qual volta lo vedono in allenamento quelli che frequentano Castel Volturno. Ecco perché Mancini non ha avuto paura di inserirlo subito nel gruppo azzurro. Davanti a sé un altro talento come Donnarumma e un portiere di esperienza come Sirigu (che formalmente è il vero vice di Gigio). Insomma, non sarà come per gli studenti che riprendono l’università, ma anche per Alex Meret questa esperienza con la Nazionale ha un po’ il sapore del primo giorno di scuola.
Fonte: Il Mattino