Ancelotti e lo scontro diretto anticipato: «Voglio capire quanto siamo competitivi»

Anche se chi perde avrà tutto il tempo per risalire. E Orsato gli va benissimo

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E’ Juventus-Napoli, anche se si vuole forse mascherare l’ansia, Ancelotti non la lascia trasparire, eccolo in conferenza stampa nei passaggi principali:

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«Partita indicativa, che può offrire sensazioni significative, perché noi vogliamo essere competitivi. Possiamo per esempio capire quanto siamo competitivi contro quella che resta la squadra favorita per la vittoria finale, e sarebbe interessante capirlo sin da stasera. Io speravo che Sarri fosse in panchina, perché avrebbe voluto dire che sta bene. Ma anche se i medici non glielo consigliano, so che ci saranno altre occasioni. Quanto a Orsato, ha esperienza e per noi non rappresenta un problema». 

Non ci sono  retropensieri scomodi, dopo questa settimana torrida consumata dinnanzi al Var, per riguardare il rigore assegnato a Mertens, sabato scorso: «Per me non c’era, come non c’era quello di Zielinski, anche se il regolamento attuale dice il contrario. Sono errori. Io mi auguro, semmai, che si faccia un passo indietro sui falli di mano, altrimenti si rimane ingarbugliati in equivoci: alla prima di campionato ci sono tre casi, il nostro, quello di Cagliari e quello di Udine, in cui è stata presa la decisione più giusta. A Firenze abbiamo fatto tante buone cose e abbiamo vinto su un campo difficile una partita complicata, in cui abbiamo subito tre gol due dei quali per un rigore che non doveva esistere e per una nostra disattenzione su angolo. A Torino so che vivremo una gara ricca di insidie, lo dice il livello del nostro avversario, arriva presto, ma il risultato ha un suo valore anche se magari risulterà meno importante, avendo tempo poi davanti a sé. Ma questo genere di match va giocato con quattordici uomini…». Fonte: CdS


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