Perché proprio Careca, l’anima gemella di Maradona

Il brasiliano ha scritto la storia col Napoli col Pibe de Oro

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Antonio De Oliveira Filho, brasiliano di Araraquara, 59 anni, è stato protagonista con la maglia del Napoli dal 1987 al 1993. Venne acquistato dal San Paolo mentre gli azzurri si avviavano a vincere il primo scudetto. Il brasiliano ha messo lo zampino nei successivi trionfi al fianco di Maradona e Alemao: la Coppa Uefa nel 1989, lo scudetto e la Supercoppa italiana nel 1990. Careca (il bomber aveva il soprannome di un clown popolare in Brasile negli anni ‘60, Carequinha) lasciò Napoli nel 1993, dopo aver segnato 97 gol in 221 partite. Il compagno di squadra Alemao definì lui e Diego: “Inarrivabili“. Una delle dimostrazioni di questo appellativo, la Coppa UEFA della stagione 1988-1989 culminata con la vittoria azzurra. Ma in semifinale la copia Careca-Maradona si scatenò contro il Bayern Monaco, 2-0 al San Paolo (Careca e Carnevale grazie a 2 assist di Maradona) e 2-2 a Monaco di Baviera (doppietta di Careca su 2 assist di Maradona). La gioia dei tifosi azzurri poi si scatenò al termine delle finali contro lo Stoccarda, 2-1 al San Paolo (Maradona su rigore e care su assist sempre di Diego) e 3-3 in Germania (Alemao, Ferrara e Careca in goal ma Maradona protagonista assoluto con 2 assist). Avrebbe concluso la carriera nella squadra minore del Campinas, dove tuttora vive dirigendo un importante centro sportivo e dedicandosi all’attività di procuratore con numerose consulenze all’estero. 

 

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