Ronaldo in panchina contro la K-League: Chiesto un maxi risarcimento

La Juve si difende parlando di un affaticamento del portoghese, la lega cinese insiste

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Il sito spagnolo A Bola riporta una clamorosa indiscrezione: la K-League è pronta ad avviare un’azione legale contro la Juventus. L’accusa dell’avvocato della lega cinese, mossa nei confronti della società bianconera, è quella di non aver fatto giocare Cristiano Ronaldo contro l’All-Star della K-League. Verrà chiesto anche un risarcimento sarebbe di 50 milioni di euro. Perché, secondo un accordo preso in precedenza, l’asso portoghese avrebbe dovuto giocare almeno un tempo per poi dedicarsi alla firma degli autografi con i tifosi, mentre invece è rimasto fuori per tutta la durata del match. La Juve si difende specificando che Ronaldo è rimasto fuori in via precauzionale per un affaticamento, ma nelle prossime settimane la vicenda dirà chi ha avuto ragione. 

 

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IL MOTIVO DELLA RICHIESTA

La richiesta di 50 milioni di euro sembrerebbe esagerata, vista la presenza di un singolo giocatore per solo 45 minuti. Ma l’avvocato della società cinese, Kim Min-Ki, si difende specificando che la somma tiene conto dei prezzi dei biglietti (48 sterline ossia 52,66 euro) per un totale di 60 mila spettatori, del costo della biglietteria (0,70 penny ossia o,77 centesimi) e 696 sterline (ossia 763,59 euro) a persona come risarcimento per”Angoscia mentale” per danni morali per il mancato impiego del campione portoghese visto che i tifosi erano accorsi allo stadio solo per vederlo in azione.

PARLA L’AVVOCATO KIM

Per il momento ci hanno chiamato in due ma ci aspettiamo altre 60mila telefonate nelle prossime ore. L’accusa sta richiedendo 48 sterline per il costo del tagliando, 70 penny per la commissione e ben 696 sterline Alcuni sono dei veri fanatici, tifosi accaniti. Per loro non vedere Ronaldo è stato un dolore immenso. Normalmente viene solo restituito quanto versato per il titolo d’ingresso alla manifestazione, qui però si sconfina. La società, infatti, attraverso false pubblicità, ha approfittato della passione della gente”.

 

PARLA AGNELLI

Ogni singolo giocatore presente in Corea ha giocato la partita, tranne uno: Cristiano Ronaldo, che è stato costretto, secondo i consigli del nostro personale medico, a riposare a causa di un affaticamento muscolare dopo la partita di Nanchino (contro l’Inter), giocata solo 48 ore prima di quella di Seoul. Pertanto, signor Presidente, respingo definitivamente la sua accusa di comportamento irresponsabile, di arroganza e di disprezzo per i tifosi, da noi sempre onorati. Nessuno alla Juventus ha voluto screditare il Team K League, la Korea Football Association o l’Asian Football Confederation. La Juventus è arrivata all’Hotel alle 16.30. Non c’era tempo per riposare o per svolgere regolarmente attività pre-partita. Nessuna scorta di polizia è stata fornita all’autobus della Juventus. Il traffico è stato molto intenso e l’allenatore è rimasto bloccato per quasi due ore, cosa che non è mai accaduta nella nostra esperienza nel mondo”.

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