L’Agcom, autorità per la garanzia nelle comunicazioni ha inviato un dossier al Governo dove si ribadisce il divieto di pubblicità, sponsorizzazione, o di comunicazione commerciale al gioco con vincita in denaro (come previsto dal Decreto Dignità approvato lo scorso 14 luglio). Inoltre si sottolinea una serie di elementi distorsivi non considerati dal legislatore al momento dell’elaborazione della norma. Con effetti negativi dal punto di vista economico per il mondo dello sport e dei media.
LA PERDITA
Si stima infatti che la perdita possa essere di circa 35 milioni di euro, considerando la Serie A (con 15 squadre su 20 con rapporti commerciali con le aziende di gioco). I contratti con le società di calcio non potranno più proseguire per mesi, ad esempio Marathon Bet (sponsor della Lazio) ha trasferito la sponsorizzazione di 5 milioni di euro sul mercato spagnolo. Il Siviglia, rimanendo in Liga, scenderà in campo l’anno prossimo col logo di un bookmaker russo. Questi gli effetti collaterali della norma, con gli investimenti che verranno spostati dall’Italia ad altri Paesi che potranno usufruire di una maggiore liquidità. Motivo per cui servirebbe una revisione della norma, pur sempre nel rispetto e nella tutela dei consumatori.