E’ vero. E’ un motto inossidabile di tutti i tifosi del Napoli: chi ama non dimentica. Ed i tifosi del Napoli non dimenticano, anzi. I supporter azzurri ricordano, sempre, anche a tantissimi km da casa, chi ha amato ed ama la loro città, la loro squadra, la loro maglia. Chi lo fa in maniera evidente, con la presenza sugli spalti tutte le domeniche, chi lo fa attraverso altro tipo di manifestazioni, chi creando qualcosa di indelebile, come il professor Bellavista. Partenopeo e napoletano sopraffino, Luciano De Crescenzo, scomparso nella giornata di ieri, ha mostrato a chi non avesse avuto la fortuna di incontrarlo, nella vita, cosa fosse un napoletano vero: colto, sensibile, ironico, affabulatore ed incantatore. Ha reso nota a tutti l’anima di una città che con delicatezza ha raccolto i miti greci e li ha fatti suoi, condendoli con quella leggerezza, che non è mai superficialità, di un’anima libera ed irriverente come quella napoletana, dove la tradizione va a braccetto con la modernità e la filosofia con la scaramanzia, dove un luogo comune smette di essere luogo comune per diventare auto-ironia. I tifosi del Napoli, sugli spalti di Dimaro/Folgarida, mentre in campo gli azzurri affrontano in amichevole la Feralpisalò, hanno reso omaggio ad un grande concittadino, ad un uomo d’amore, a chi unendo il sacro con il profano ha osato sentenziare: “San Gennà, non ti crucciare, tu lo sai, ti voglio bene, ma ‘na finta ‘e Maradona, squaglia ‘o sanghe dinte ‘e vvene!” Sì, chi ama non dimentica e i tifosi del Napoli non ti dimenticheranno, caro professor Bellavista…Tu sì che, in bellavista, hai messo l’anima di tutti noi! Buon viaggio, Luciano De Crescenzo!
a cura di Gabriella Calabrese