C. Ancelotti: “Ghoulam? E’ tornato al 100%. L’obiettivo è alzare l’asticcella”
Il tecnico del Napoli parla in Trentino e non nasconde le proprie ambizioni
Mezz’ora per lasciare intravedere i volti e le espressioni di questo mondo e pure di quell’altro, di chi c’è (Ghoulam), di chi tornerà (Fabian, Insigne, Koulibaly, Meret, Mertens, Milik, Zielinski), di chi sta per atterrare (Manolas), di chi non c’è più (Albiol) e di chi Napoli vorrebbe arrivasse (qualcuno tra Icardi, Lozano, Rodrigo, James Rodriguez):.
Carlo Ancelotti e la sua prima conferenza stampa che è stata riportata al CdS.
Sta nascendo l’Ancelotti-due, cosa bisognerà aspettarsi? «Ci confrontiamo, innanzitutto, con Juventus e Inter, che hanno cambiato allenatore. Io ci sono ancora e ciò significa che il Napoli, rispetto alle altre, dovrà subire un numero minore di novità».
Sembrerebbe un vantaggio… «Partiamo da quello che sappiamo e dunque sarà una squadra che darà continuità al proprio discorso tecnico. Ma intendiamo fare meglio, perché penso che non tutte le nostre possibilità siano state espresse. I rimpianti sono legati alla seconda parte della stagione, anche se nel finale ci sono state di nuovo sensazioni positive. Però so tutto quello che non prima non sapevo, non esistono incognite, c’è un gioco collaudato e penso nessuna grossa novità tattica».
Inutile girarci intorno: l’ossessione si chiama James Rodriguez. «Lo conosco e bene, so che ha tanta qualità, che è alla base del nostro palleggio. In questo momento, purtroppo, non un giocatore del Napoli: magari non lo sarà mai o lo sarà un giorno. Io non parlo di chi non è nostro tesserato, perché non voglio che si risentano i miei colleghi allenatori. Ma valutiamo varie opportunità, perché intendiamo arricchire l’organico. Una cosa vorrei sottolinearla: non ho dato l’ok per la cessione di nessuno e la società vuole tenere i migliori».
Manolas è dei vostri. «Voglio innanzitutto ringraziare Albiol, che ha segnato un percorso di crescita importante ed è stato un grande professionista. E’ arrivato uno dei giocatori migliori sul mercato in quella posizione, è un grande centrale e con Koulibaly formerà una coppia formidabile, che ci permetterà di essere più aggressivi e con una linea più alta e rischiare anche l’uno contro uno».
Lei sa che le chiederanno lo scudetto… «Dobbiamo essere competitivi e proveremo ad alzare l’asticella, per vincere qualcosa».
Avrà colto un clima diverso intorno a voi... «Mi sembra un buon viatico ma comunque va ricostruito l’entusiasmo nei tifosi. Dobbiamo metterci del nostro, con un calcio di spessore e con passione. Il San Paolo pieno è uno degli obiettivi».
Attaccando potrebbe essere più facile e voi, dopo una pausa, l’avete rifatto in chiusura di campionato. «Napoli-Inter è la strada. Ma noi abbiamo giocato tante partite di livello. Però il sentiero da percorrere è un calcio offensivo».
Uno strappo alla sua regola, non sbilanciarsi su atleti di altre società, potrebbe farlo su Icardi. «Ottimo giocatore, apprezzato da tutti e non solo da noi. E’ già importante l’accostamento al Napoli di uomini di tale consistenza e tutti quelli a cui ci avete legato lo sono: penso a Lozano, a Rodrigo. Non avete fatto quello di Ronaldo perché non è sul mercato».
La difesa cambia anche a destra, con Di Lorenzo. «E‘ alla prima esperienza con pressioni forti, ma ha fatto passi da gigante: è serio, professionale, di qualità, ci aiuterà sicuramente e spero possa vedere la Nazionale, perché è bello vedere i nostri in giro per il mondo. E’ stata una bella estate per Fabian e Allan, ma lo è ancora per Ounas e Koulibaly».
Non le chiederemo chi vorrebbe ma dove vorrebbe intervenire. «Non stiamo con le mani in mano e non posso dire niente. C’è tempo fino al 31 agosto, sarà un mercato lungo, non abbiamo fretta e non siamo con l’acqua alla gola. Siamo già forti».
Però cercate un bomber… «Noi abbiamo come centravanti Mertens, che ha fatto molto bene, e Milik, che a volte viene dimenticato ma che ha segnato venti gol senza rigori, dopo due anni di inattività. Fossi in voi, non mi focalizzerei su un profilo d’area, ma su uno che migliori la qualità della rosa».
E vi manca un centrocampista. «Abbiamo perso Diawara ma c’è Rog e valutiamo la sua posizione. La volontà sarebbe quella di cercare un altro Fabian, un profilo del genere, giocatore moderno, che sappia interpretare il ruolo in tutte le posizioni».
Ritrova Sarri e Conte in panchina... «E ne sono contento. La Juve sarà la squadra da battere, ma l’Inter vuole essere competitiva e renderà più incerto il campionato. E su Maurizio: nessuno se lo aspettava alla Juve, capisco i tifosi dispiaciuti ma questo è il professionismo».
Avrà occhi addosso a sé, come sempre, Insigne. «L’anno scorso ha avuto un inizio straordinario, poi una flessione e s’è ripreso nel finale e anche con la Nazionale. Lui è il capitano del Napoli e da lui mi aspetto un atteggiamento e un comportamento da capitano».
Sta tornando Ghoulam. «Quando arrivai era da recuperare, perché aveva avuto molti problemi. Ora è pronto al 100% e sono certo che rivedremo il vero Ghoulam».
Ciclo di amichevoli che si chiuderà negli States, con il Barcellona. «Una novità assoluta ma in quel periodo è importante confrontarsi con squadre di livello. Abbiamo programmato bene col club, iniziamo con partite meno impegnative e poi finiamo con squadre importanti anche sul piano dell’esperienza».
Mica si può dire che sta nascendo il primo Napoli di Ancelotti? «Eh no, pure quello dell’anno scorso era mio e rispecchiò la nostra politica di intervenire con acquisti mirati – i Fabian, i Meret, i Verdi – che avevamo seguito e che prendemmo. E stavolta accadrà la stessa cosa: porteremo avanti le nostre idee».
La Redazione