Florentino vuole cederlo a titolo definitivo, scartando l’idea del prestito oneroso con riscatto tra due anni (10 milioni più 27). Si tratta, ancora e fino a quando non arriverà la soluzione: dirige Mendes, secondo il CdS, il grande regista che agisce nella doppia veste di intermediario e di manager di JR. Che nel frattempo ha già detto sì, e poi ancora, all’invito di Ancelotti: il mentore che sente al telefono di continuo nonché un amico – come ha detto papà Wilson – dopo le esperienze condivise al Bayern e soprattutto a Madrid, con il Real. Che per il momento prova ancora a fare resistenza, ben consapevole che il Napoli, e soltanto il Napoli è la squadra pronta a rilevare James e a permettergli di fare cassa dopo gli acquisti di Hazard e compagnia. Florentilandia, come dicono in Spagna, è tornata, ma allo stesso tempo ha bisogno di ossigeno: e James, in quest’ottica, è una fonte primaria. Mendes, dicevamo, lavora senza sosta, mentre il giocatore, reduce dalla delusione brasiliana in Coppa America, attende in Colombia il momento giusto per saltare su un aereo e cominciare la nuova avventura. Azzurra, certo: niente Atletico, niente di niente. Solo Carletto.
La Redazione