Bertolini: «Il calcio femminile  in Italia sarà diverso»

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Il cerchio si chiude, e Milena è quell’anello di congiunzione tra la visione la realtà. Il suo abbraccio unisce il passato di resistenza e precariato e un futuro di certezze ora possibile. Esce dal cerchio poi la “Mile”, come riporta il Corriere dello Sport, e si porta le dita agli occhi, per strizzarli e respingere quelle lacrime che ieri hanno innaffiato l’erba dello Stade de Hainaut. «Usciamo a testa alta. Per noi è stato un Mondiale eccezionale, sono orgogliosa di queste ragazze. Le lacrime ci stanno perché le emozioni sono state forti. Ma loro devono vedere la parte bella. Questo è un punto di partenza. Di qui in avanti il calcio femminile in Italia sarà diverso. Adesso chi ha il compito di governo e potere decisionale deve appunto prendere delle decisioni. Perché la cosa più evidente è stata che le nostre ragazze hanno giocato contro chi ha possibilità diverse, e da quel punto di vista la partita non è alla pari».
Ha poca voglia di parlare della gara e delle sue scelte, ora conta altro. «Tutte avrebbero voluto giocare, non solo Girelli. Tutte hanno dato anima e cuore. E c’è chi non ha toccato proprio il campo. Il calcio è così. Ma voglio dire a tutte, grazie ragazze siete state eccezionali». 

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