Il jolly di Mazzarri, Sarri e il ginocchio: ne parla Zuniga

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Il ginocchio di Zuniga è stato spesso visto a Napoli come un oggetto misterioso. Certo, la classe del colombiano e le sue scorribande sulla fascia sono state rimpiante non poco. Ne parla ai microfoni de Il Mattino:

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Zuniga, ha smesso così presto per quel problema al ginocchio? «Un po’ per quello ma anche perché anche la testa mi aveva detto, dopo tante sofferenze, che era arrivato il momento di staccare, di godermi la mia famiglia».
Lo spartiacque della sua carriera è stata l’operazione del 2013, vero? «Ero felice, dopo un interminabile tira e molla avevo appena rinnovato con De Laurentiis a Londra il giorno prima della partita di Champions con l’Arsenal. Ero certo che in poche settimane di riabilitazione sarei potuto tornare in campo, non immaginavo che era invece l’inizio di un calvario. Nonostante anche di notte facessi riabilitazione, il ginocchio non guariva e sono passati i mesi. E qualcosa non ha funzionato più. Poi un po’ di fiducia è venuta meno».
Da parte sua o da parte del Napoli? «Io ho la coscienza pulita ed ho di tutto l’ambiente societario un ricordo meraviglioso, mi spiace solo di non aver recuperato al 100 per 100 perché nel Napoli di Sarri avrei giocato molto volentieri».

Lei ha solo sfiorato Sarri? «Sì, sono stato davvero poco tempo con lui. E devo dire che il tiki taka che ho visto fare dal suo Napoli, l’ho visto solo nel Manchester City di Guardiola. È stato spettacolo puro. Con lui, senza dubbio, mi sarei divertito: ho sempre avuto della caratteristiche che ben si sarebbero sposate con le sue idee».
Ma in quale ruolo avrebbe giocato? «Terzino destro o a sinistra. Io non ho mai avuto problemi, per me quello che contava era andare in campo».
Mazzarri, forse, ne ha approfittato un po’ troppo? «Sì, con lui credo di aver giocato in otto posizioni differenti. Se c’era un’emergenza, lui mi metteva in quel posto. Alla fine, oggi come oggi, se qualcuno mi chiede quale è il mio ruolo, io non so neppure rispondere».

Fonte: Il Mattino

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