Ruotolo e Anastasio sull’approdo di Sarri alla corte della famiglia Angelli

Queste le reazioni sul passaggio dell'ex Comandante alla Vecchia Signora

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Le reazioni scatenate dal passaggio di Maurizio Sarri alla Juventus sono tantissime, si è espresso anche il rapper Anastasio (autore della canzone “Come Maurzio Sarri” portata a X-Factor) attraverso i propri profili social: Maurizio, parlo a te: eri il mio condottiero, depositario di valori che forse ancora ti appartengono, ma non sei più simbolico. Dove c’era un Comandante vedo solo un uomo molto bravo a organizzare una squadra di ragionieri. Sei andato con loro, col potere che giocavamo a sfidare Non lo so se siamo stati noi a costruire tutto o se anche tu ti sentivi parte della rivoluzione, so solo che si è rotto il gioco, è morta una favola. Pazienza. Il mio Napoli, ad esempio, nel concreto non ha alcun romanticismo. L‘SSC Napoli è un’azienda, ovvero l’antipoesia, ma diventa romantica nella favola che ogni tifoso vi proietta, è tutto un gioco, lo sappiamo. Ma se togli la favola muore la passione, e muore il calcio, i ventidue guerrieri in campo diventano ventidue ragionieri in mutande che rincorrono un pallone, il prestigiatore svela il trucco”Inoltre il rapper ha annunciato che uscirà un altro singolo dal titolo “Come Maurizio Sarri parte 2”.

 

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PARLA IL “MINISTRO” DEL SARRISMO

Anche l’ex “ministro della propaganda del Sarrismo” Sandro Ruotolo si è espresso: “È andato dove non volevamo che andasse. Il comandante en Jefe che disse: “con 18 uomini si può fare un colpo di stato” si è seduto nel palazzo. Quelle di Sarri sono state tre meravigliose stagioni. Il sarrismo è stato una filosofia di vita. Per noi questo è stato un tradimento. Viva il sarrismo, ma chi non salta juventino è…”

LA PETIZIONE 

E’ partita anche una petizione per rimuovere dalla Treccani la parola Sarrismo. I quasi 100 mila iscritti del gruppo Sarrismo Gioia e Rivoluzione si son trovati in home questo post, pubblicato da Sandro Ruotolo (riprendendo alcuni passi del video di Peppe Iodice): “Fai presto, togliti ’sta tuta. Dopo questa infamità tutto è finito, giacca e cravatta, sembri un’altra persona. Per noi sei stato Masaniello, ora fai parte della famiglia Agnelli”.

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