Nella trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC è intervenuto Marcel Vulpis, direttore di Sporteconomy, ecco le sue parole: “Il decreto crescita arriva un po’ in ritardo. C’è un dibattito su un tema che non è da sottovalutare. Alla luce di quelle che potrebbero essere le modifiche è palese che stiamo andando verso un decreto che è già gonfiato, ma l’aspetto dell’arrivo o meno di un top player non deve essere correlato al decreto legge. I presidenti sono prima di tutto imprenditori e come tali devono rischiare secondo i propri progetti, per quanto possa essere importante il contenuto di questo complesso di norme, a monte ci debba essere comunque la volontà in alcune piazze di fare il salto di qualità, se questa logica manca e diventa solo un’analisi da fiscalisti, allora si sta snaturando il concetto del calcio e di come si costruisce una squadra. Se fossi De Laurentiis, l’arrivo del top player deve essere fatto a prescindere. Non può essere un decreto a trasformare un acquisto, è un ausilio il decreto, ma al centro deve esserci la volontà di far fare un salto di qualità globale al club”