Senza alcun dubbio se esistesse l’oscar della sfortuna, lui ne sarebbe sicuramente il vincitore, o, quantomeno vedrebbe certa la sua nomination. Alberto Grassi a Napoli si infortunò al primo allenamento, fuori un menisco; al Parma, parte titolare, ne salta otto, si riprende il posto e gli va via un crociato, che gli costa altri sei mesi. Ha fatto in tempo a partecipare alla festa per la salvezza, ma ha corsa, senso tattico e qualità: lo vuole l’Udinese, non si svende, anzi s’attende, perché resta un ventiquattrenne. E intanto va in giro.
Fonte CdS