Rodrigo Moreno Machado , il Corriere dello Sport ci parla del brasiliano

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Nato a Rio de Janeiro il 6 marzo del 1991, Rodrigo, doppio passaporto brasiliano e spagnolo, come conferma il CdS, è ormai dalla gestione Julen Lopetegui un elemento irrinunciabile della Selezione iberica, scelta a scapito della verdeoro fin dai tempi delle nazionali minori con cui si è tolto più di una soddisfazione, tra cui l’Europeo conquistato in Israele nel 2013 con l’under 21. Potente, mobile, abilissimo nelle verticalizzazioni, Rodrigo sta dando il meglio di sé dall’avvento sulla panchina del Valencia di Marcelino, datato estate 2017, che lo valorizza al massimo nel suo insindacabile 4-4-2, a fianco di uno tra Gameiro e Santi Mina. Dopo le 19 reti siglate la scorsa stagione, ha chiuso quest’ultima con altre 15, a cui si aggiungono 10 assist, a conferma della sua capacità di sapersi mettere a disposizione della squadra. Qualità connaturata, che aveva già richiamato l’attenzione del Real, una decina di anni fa, quando lo prelevò dal Celta di Vigo. Finita la formazione nella cantera dei blancos, Rodrigo è emigrato a Lisbona, dove ha vinto 2 Coppe di Liga, una Coppa di Portogallo e uno scudetto con il Benfica, per poi essere prelevato per 30 milioni dal Valencia di Peter Lim.

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La Redazione

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