La stagione di Meret non era iniziata nel migliore dei modi, con la frattura del terzo medio dell’ulna sinistra che lo ha costretto a rimanere fuori 135 giorni saltando ben 16 partite. Il Napoli fu costretto a tornare sul mercato e prese Ospina, col quale Alex si è alternato dal giorno del suo ritorno in squadra. Mai una polemica, anzi, il portiere colombiano ha aiutato Meret nella sua crescita. Il rientro contro il Frosinone l’8 dicembre nel 4-0 del San Paolo ha ridato fiducia a un ragazzo che ha dovuto superare il momento più difficile in carriera. La pressione di giocare in una grande squadra per la prima volta in carriera, la valutazione di 25 milioni, erano fattori che avrebbero potuto pesare nella psiche del giocatore. Invece Alex è rientrato senza fare una piega inanellando ottime prestazioni. Parate a ripetizione, un mix perfetto tra tecnica e istinto, in 21 presenze in azzurro 9 volte le squadre avversarie sono rimaste a bocca asciutta. Chiaro segno che per far goal a Meret devi sudare la proverbiali sette camicie. Il dopo Reina non è mai stato così certo, lo spagnolo era un leader anche dello spogliatoio oltre che tecnico. Adesso il passo successivo è quello di guadagnarsi un posto da leader nella squadra, dopo aver già conquistato tifosi e addetti i lavori a suon di ottime prestazioni.
A cura di Emilio Quintieri