Enrico Fedele: “Ora ai tifosi del Napoli serve la chiarezza”

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La vittoria con la Spal la racchiudo in un giudizio complessivo: promossi Allan, Koulibaly e Callejon, rimandati tutti gli altri. Intanto attendo con curiosità la pagella che Carletto Ancelotti ha annunciato con tanto di voti agli opinionisti, in occasione della sua visita alla redazione del “Roma”. Addirittura il direttore Sasso mi ha anticipato che ci sarebbe spazio anche per me nei primi posti della classifica. La speranza, però, è che il mister di Reggiolo sappia scindere chi commenta avendo una esperienza diretta del calcio, per aver lavorato a diretto contatto con le società e i giocatori, e chi dà giudizi dal punto di vista strettamente giornalistico, leggendo le partite dall’esterno senza alcuna conoscenza dei segreti dello spogliatoio. Ma al di là di quello che leggeremo sul sito del Calcio Napoli, la critica, in genere, deve essere costruttiva, anche quando si dà l’insufficienza all’allenatore per una partita che non è andata come si aspettava. In questa rubrica ho sempre sottolineato le qualità e l’esperienza di Ancelotti, che ha rilevato la panchina di Maurizio Sarri: fare meglio dell’anno precedente significava vincere qualcosa, ma questo non è successo pur avendo centrato l’obiettivo minimo della società che era il secondo posto. Ci aspettavamo, invece, qualche cosina in più nelle Coppe, dove, soprattutto nella Champions, è mancato più che il gioco, quel pizzico di buona sorte che poteva accompagnare gli azzurri negli storici ottavi di finale. Per giudicare con i voti l’annata di Ancelotti direi che si è ampiamente meritato il 7 più nella prima parte del campionato per poi scendere a un 5 pieno nel girone di ritorno, quando si è visto un eccessivo cambio di moduli di gioco in contemporanea con un evidente calo fisico, a volte anche preoccupante. Ma lasciamo alle spalle il passato e guardiamo al futuro. Un futuro che deve avere chiarezza da parte della società, in modo da riavvicinare la tifoseria alla squadra. Si dica chiaramente qual è il programma del club, ossia rispetto del fair play finanziario e obiettivo primario la conquista dell’Europa, aspettando un passo falso della Juve in campionato. E poi valorizzazione delle giovani promesse da “pescare” sul mercato europeo. Ripeto: chiarezza, chiarezza, chiarezza.

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La Redazione

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