Carlo Ancelotti a “il Roma”: “Anfield? Un modello per i tifosi del Napoli. In finale tiferò Chelsea”
Il tecnico del Napoli parla del presente ma anche del futuro
Il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti, in un’intervista rilasciata al quotidiano il Roma, ha tracciato un bilancio sulla stagione della squadra, sui progetti futuri e su diversi argomenti in maniera chiara e dettagliata. “Tutti vogliono un San Paolo pieno, in certe partite il pubblico è fondamentale. Anfield deve essere di esempio visto e considerato che si tifa a prescindere dal risultato. Siamo diventati tutti un po’ comodi, preferiamo stare a casa. A me piace vivere le emozioni delle partite dal vivo. Vogliamo finire bene la stagione e arrivare a questa quota sarebbe fondamentale. Non faremo regali, non favoriremo nessuno. Dopo un anno conosco meglio tutti e sono più dentro il progetto. Il Napoli vuole continuare a crescere con un progetto serio e sano. Le follie non fanno più parte del mondo del calcio. Il Napoli rispetta molto il fair play finanziario. L’assenza di Albiol si fa sentire, con Hamsik non penso avremmo fatto meglio. Non sono certo io quello che vuole far indebolire il Napoli. C’è il campo e c’è il risultato, il secondo posto non è da buttare. Ci sono squadre che non sanno ancora se andranno in Champions. Migliorare la squadra non dipende solo da te, ma anche da chi si rinforza dall’altra parte. Come dico da quando sono arrivato: non sono qui per pettinare le bambole. Nel gruppo ci sono calciatori che hanno la leadership: Mertens, Insigne, Albiol, Callejon, Allan. Trovare un top player è un vantaggio per la squadra e l’allenatore. Tuttavia, la mentalità la costruisci con un lavoro collettivo. Per essere competitivi bisogna avere un’identità e le idee chiare. La gestione può variare, devi attaccare ma anche saper difendere. Questo è stato il nostro limite, quando c’era da soffrire non lo abbiamo fatto. De Laurentiis? Non ho una strategia, è gestibile. Sin dalle prime volte in cui ci siamo incontrati mi ha mostrato serenità, è un presidente che supporta molto. Spero che salga sul podio più alto. Se competi per la finale la devi vincere. A Baku tiferò per il Chelsea, sono un ex dei Blues e sono ancora molto legato a loro”.
La Redazione