Dopo Luperto anche Yuones diventa una pedina per il futuro
Certe giocate non passano inosservate. E non importa se le fai contro il Chievo o il Frosinone. Perché i numeri sono quelli. Non si scappa. Da questo punto di vista Amin Younes rappresenta una delle (poche) note liete di questa fine di stagione del Napoli. Tutto quello di cui aveva bisogno Ancelotti per decidere del futuro degli azzurri. Tra infortuni e ritardi di condizione, il tedesco di origini libanesi sembrava un vero e proprio oggetto misterioso. Arrivato a costo 0 dall’Ajax (tra più di un presunto malumore), ci ha messo un po’ per entrare nelle gerarchie di Ancelotti e convincerlo a dargli fiducia. La prima presenza era stata quella di dicembre 2018 proprio con il Frosinone al San Paolo: 17 minuti per prendere confidenza con l’ambiente e i compagni. Poi ancora una presenza (di 8 minuti) contro il Sassuolo negli ottavi di coppa Italia. Da quel momento è tornato nel dimenticatoio fino a metà marzo. Ancora il Sassuolo (questa volta in campionato) e quasi mezzora per aiutare gli azzurri a centrare una vittoria che non arriva. Da quel momento, però, le sue quotazioni per Ancelotti crescono di giornata in giornata e infatti nella gara successiva (contro l’Udinese al San Paolo), parte titolare e va a segno con un bellissimo gol. Gol che arriva anche nel turno successivo all’Olimpico contro la Roma, e da quel momento l’oggetto misterioso diventa una certezza. Colleziona altre presenze, e domenica contro il Frosinone Ancelotti l’ha schierato nuovamente dall’inizio. Il gol – bellissimo – è stata la ciliegina su una torta già ben farcita da assist, dribbling e giocate importanti. Ecco, Amin è uno di quelli che sta sfruttando al meglio le verifiche di fine stagione per convincere Ancelotti a confermarlo anche il prossimo anno.Fonte: Il Mattino