ESCLUSIVA – P. Nicolodi (Sky): “Regole e disciplina hanno migliorato la Bundesliga. Ancelotti? Avrà un dubbio in vista del mercato estivo”

All'interno l'intervista al collega di Sky sulla Bundesliga e Ancelotti

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Il calcio è uno sport dove si può vivere con passione e commentarlo dà sempre un gusto di grande soddisfazione. Passione e sacrifici sono le basi per iniziare la strada del giornalismo e dove si possono superare gli ostacoli. Di questo ma anche della Bundesliga e del momento del Napoli, ilnapolionline.com ne ha parlato con il collega di Sky Pietro Nicolodi.

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Qual è stata la tua prima telecronaca? “La prima in assoluto fu per una partita di un torneo di calcio a 6 che si svolgeva a Bolzano, mio paese natale. Non mi ricordo esattamente che gara era, però quella fu la mia prima telecronaca in assoluto”.

Invece com’è nata la passione per il giornalismo? “Quella l’ho avuto sin da piccolo, mi è sempre piaciuto farlo e soprattutto vedere le partite in t.v., soprattutto il sabato sera. Passione anche per il calcio tedesco dove la mia prima telecronaca fu nel 2006, perché a casa guardavo Das Aktuelle Sportstudio, ovvero la Domenica Sportiva tedesca e da allora ho seguito la mia strada seguendo e poi commentando la Bundesliga”.

Da metà degli anni ’90 in poi c’è stata la crescita del calcio tedesco rispetto alla nostra serie A. Secondo te cos’è cambiato da allora? “Vedendo ora gli stadi in Italia è un vero peccato vedere strutture deserte, lo considero uno spettacolo desolante, mentre è difficile vedere stadi vuoti in Germania, anzi sono sempre pieni e ricolmi di passione. Sicuramente nella Bundesliga ci sono regole, ferrea disciplina e crescita di anno in anno a livello tecnico. Sicuramente in passato i campioni passavano dal nostro campionato, mentre ora si vedono in Inghilterra, Spagna e anche in Germania e questo è un dato di fatto”.

L’Eintrach Francoforte è l’unica squadra tedesca rimasta a giocarsi un successo in Europa. Quali sono i suoi punti di forza in vista della sfida contro il Chelsea? “L’Eintracht Francoforte se ha tutta la rosa a disposizione è una buona squadra che può dire la sua in Europa League. Ci sono elementi come Haller che non solo è forte fisicamente, vince tutti i duelli aerei, ma è anche molto bravo ad attaccare la profondità. Penso anche a Jokic, Rebic, senza dimenticare la fase difensiva. Forse il punto debole è il portiere Trapp che non sempre ha dimostrato grande sicurezza tra i pali. Ha le carte in regola per far bene contro il Chelsea ed esprime un gioco piacevole come lo si vede in tutte le partite e ben allenata da Adi Hutter”.

Conosci molto bene Carlo Ancelotti, avendo allenato il Bayern Monaco lo scorso anno. Secondo te cosa dovrà fare l’anno prossimo per rendere il Napoli più competitivo? “Non sarà semplice a mio avviso il lavoro per il mister la prossima stagione. Ha fatto un buon girone di Champions League che era considerato davvero complicato, poi ha avuto una flessione. Indubbiamente il secondo posto sarebbe un buon piazzamento, però si poteva fare di più. Da un lato vorrebbe fare una rivoluzione, ma al tempo stesso vorrebbe confermare la rosa attuale con i giusti ricambi. Una volta risolto l’enigma allora si avranno le idee più chiare. James Rodriguez? E’ un suo pupillo, perciò non mi sorprende che possa essere un obiettivo del club azzurro”.

Dovessi dare un consiglio ad un giovane giornalista che vuole intraprendere questa professione, tu che consigli gli daresti? “Intanto devi avere tanta passione, questa è una molla che se scatta ti fa andare molto lontano. Devi prendere in considerazione che potresti prendere molte porte in faccia, ma non bisogna abbattersi. Io ho fatto molta gavetta, partendo da t.v. private di Bolzano fino alle telecronache della Bundesliga. Se uno va avanti per la propria strada e riesce a raggiungere i traguardi, si possono superare qualsiasi ostacolo”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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