Il bambino dei prodigi si è mostrato, e in che modo, all’Emirates: sotto quella faccia da bravissimo ragazzo, si nasconde un «mostro» di bravura che usa l’area di porta come un igloo e dispensa freddezza glaciale nei momenti topici. Ha un talento smisurato, va prendendo confidenza anche con i piedi, pratica che nel calcio moderno ha assunto un ruolo (quasi) centrale: ma a lui bastano le mani, per arrivare dove nessuno sospetterebbe, per lanciarsi nel duello con Donnarumma, per prendersi almeno un decennio del Napoli che verrà. E se nell’aria c’è rimasto qualche vecchio insegnamento di Zoff, tranquilli, volerà ad afferrarlo con umiltà. Fonte: CdS