Allan: “Vietato sbagliare, il sogno è Baku”
Il centrocampista del Napoli è carico in vista dell'Arsenal
Ci vuole un fisico bestiale, per lanciarsi come un leone in questo Emirates che guarda Highbury, sono attaccati, li collega un ponte piccolissimo, che cattura il fascino d’un calcio che appartiene agli eroi: il mondo nel quale vorrebbe ora ri-proiettarsi Allan. Eccolo in conferenza e riportato dal Corriere dello Sport.
A volte ci si chiede: dov’è finito il vero Allan? Sarà un’impressione sbagliata? «Penso che un calciatore debba essere consapevole che, nell’arco di una stagione, ci possano essere momenti belli e altri meno felici. Fa parte della natura stessa di una stagione. E da un po’ sta andando così. Ma io me ne sono fatto una ragione, so che è già successo negli anni scorsi, difficile durare cinquanta gare su cinquanta. Ma adesso…».
E adesso, alla vigilia di una gara che – con il ritorno – può valere un anno, come sta Allan? «Sa che deve essere pronto per dare tutto quello che ho e io ne ho molto. So che questo inizio del 2019 non è stato simile agli ultimi mesi del 2018 ma io voglio tornare ad essere quello che ero. Immagino di ricominciare subito, perché serve esserci con energia in questi centottanta minuti».
Questione di gambe o di testa? «Non ci sono cause specifiche, va così nel calcio e penso anche nella vita. Io so che devo fare ciò che mi chiede il mister, e questo concetto vale per me e per i miei compagni di squadra. Lui è la nostra guida, ci dà i suggerimenti giusti e io penso semplicemente ad eseguirli nel modo migliore».
L’Arsenal è uno dei clienti peggiori. «E noi per loro. Possiamo metterli in difficoltà, almeno quanto loro possono riuscire a fare con noi».
Baku rimane distante. «E lo sarebbe anche dopo queste due gare. Per arrivarci ci vuole calma e pazienza. Questo è un test, il primo, ed è sufficientemente difficile. Bisogna calarsi in queste partite con la mentalità giusta».
Ma è da un po’ che avete l’Arsenal tra i vostri pensieri? «Invece no. Abbiamo cominciato a proiettarci sull’Europa League solo da domenica sera, dopo la gara con il Genoa. Prima, avevamo come obiettivo gli appuntamenti che ci attendevano. Noi calciatori ragioniamo in questo modo, una cosa per volta».
Al Napoli mancano i gol dei centrocampisti e Ancelotti, sorridendo, dice che siete autorizzati a provarci, a patto che prendiate l’incrocio dei pali… «Siamo liberi di tentare da fuori, abbiamo le nostre possibilità di presentarci in area per provare a segnare. Ci sta andando, mi sta andando, meno bene che nelle scorse stagione ma anche questa può essere una tendenza passeggera».
Chi ha più chanche, in queste tre ore. «La qualità delle due squadre esprime equilibrio: diciamo che siamo al cinquanta per cento a testa e che non è possibile neppure sospettare quando si decida la partita. Sarà una qualificazione aperta sino all’ultimo momento e questo è uno dei motivi per cui sarà vietato sbagliare, sia per l’Arsenal che per il Napoli».
Però Baku ovviamente è un’ossessione. «E’ un sogno. Ma va coltivato con maturità. Stiamo bene, anche psicologicamente, e siamo anche onesti con noi stesso: sappiamo che tra Empoli e Genoa non abbiamo espresso il nostro potenziale. Ma sono state due gare, eravamo reduci dalla bella vittoria di Roma, prima che arrivasse questa frenata».
La Redazione