È tornato in campo nel match col Genoa, subentrando. Lorenzo Insigne ha chiuso il capitolo infortunio, e anche se non è partito titolare domenica, dimostra di essere pronto per l’Arsenal. Deciderà Ancelotti cosa fare, ma in questi giorni il recupero e la partita di Europa League non sono stati gli unici pensieri dell’attaccante azzurro. Sabato in edicola una sua intervista che ha fatto molto discutere. Parole tutto sommato sincere, con la grande considerazione per la sua Napoli, la voglia di restare, ma anche una porticina aperta su un futuro altrove, con l’ipotesi dell’offerta “irrinunciabile” che l’attaccante non ha scartato a priori. Una tempistica forse non ottimale e il risalto dato solo a questa parte di intervista hanno fatto il resto. L’ombra di Mino Raiola, il nuovo procuratore di Insigne, pesa e lascerà il segno. Come accaduto questa volta, ma succederà ancora in futuro. Tante le polemiche, però, con Lorenzo che si è risentito e che prima della partita col Genoa ha voluto chiarire, spalleggiato dal direttore sportivo Giuntoli: «Le mie parole sono state riportate male – ha spiegato – non ho mai detto che voglio andare via, ma che il fatto di aver preso Raiola come procuratore non vuole dire che partirò. Ci sono rimasto molto male», ha spiegato l’attaccante. Un tentativo riuscito di stemperare la tensione, visto che quando è entrato in campo Insigne ha ricevuto applausi e incoraggiamenti. Come spesso accade basta dare la colpa ai giornalisti per togliere qualche castagna dal fuoco. Il fine può giustificare i mezzi, visto che Insigne ci tiene a non essere bersagliato da una parte dell’ambiente, visto che i critici già non mancano mai. Quello che l’attaccante vuole è un rapporto sereno con la tifoseria. Non certo vivere di tensioni col pensiero dei fischi allo stadio o di qualche contestazione per strada.
AVERE CON SÉ un personaggio come Raiola porterà qualche conseguenza, ma basta parlare nel modo giusto e soprattutto nel momento opportuno per andare avanti in serenità. Che poi Raiola faccia il suo lavoro è indubbio. Non è scontato, ma quando arriva l’ex pizzaiolo c’è qualche affare in vista. Magari non tutti riescono, ma i tentativi ci sono. Infatti trovano conferme le voci che parlano di un Raiola impegnato a proporre Insigne in vari club d’Europa, in particolare in Spagna, ma anche in Inghilterra. Offerte al Napoli non ne sono arrivate, ma neanche al giocatore. Però la strategia del super procuratore è quella di inserire Insigne in un eventuale giro di grandi attaccanti che potrebbe partire da Madrid o da Parigi. Ad esempio, con Mbappé o Neymar che potrebbero lasciare il Psg si darebbe il via a un giro di attaccanti pronto a toccare mezza Europa. Discorso analogo per l’Atletico Madrid, che potrebbe rinunciare a Diego Costa o Morata (che è in prestito) o addirittura Griezmann. Senza dimenticare i movimenti che farà il Real Madrid. A Raiola piacerebbe infilare Insigne in uno di questi discorsi, ma non sarà facile. De Laurentiis ha sempre parlato di una valutazione molto alta, non meno di 90 milioni. Insigne, che non è lontano dai 30 anni, ne vale decisamente di meno. Una partita, però, appena cominciata: e se ne parlerà ancora.
La Redazione