Maradona in Messico uno show anti-arbitri

Diego, addio sospesoIl "solito" Maradona non si smentisce neanche in Messico

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Non ci si annoia mai nei post-partita con Diego Armando Maradona: dalla Fifa ai tifosi avversari, poi Maduro, Trump, la Seleccion e gli arbitri, non manca la scelta. Questa volta, dopo il pareggio 1-1 contro i Venados dei suoi (per ora) Dorados, terzi in classifica, ormai sicuri di entrare nei play off per un posto nella A messicana, altro sfogo dell’ex Pibe.
«Comunque vada a finire la stagione – eccolo al via – potrei lasciare i Dorados, mi dispiace molto, ma non è una mia decisione e non c’è marcia indietro». E mentre spiegava di aver già informato il presidente del suo club, come riporta il CdS, chiedendogli un incontro immediato, ha illustrato i motivi di questa repentina decisione. «Non sono un poliziotto – ha aggiunto – ma qui succede qualche cosa di strano. Anche stavolta non è stato fischiato un rigore a nostro favore molto chiaro. E sapete il motivo? Domani si sarebbe detto che è stato dato solo perché si tratta della squadra di Diego Maradona. Allora è evidente che faccio del male al club, per questo me ne vado: c’è un colpevole in panchina che non gioca e sono io». 

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La Redazione

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