ESCLUSIVA – A. Piccolo (pres. Arci Scampia): “Izzo e Quagliarella? Sono l’orgoglio per la città di Napoli”
All'interno l'intervista al presidente dell'Arci Scampia
Il calcio trasmette tanto, non solo sul campo a livello agonistico, ma regala anche le giuste emozioni. E’ il caso di due ragazzi partiti dalla gavetta come Armando Izzo e Fabio Quagliarella che vestendo la maglia dell’Italia hanno raggiunto l’apice di tanti sacrifici. Di questo ma anche sul momento della scuola calcio Arci Scampia e del Napoli, ilnapolionline.com ha intervistato il presidente Antonio Piccolo.
L’altra sera a Parma c’è stato il debutto di Armando Izzo in nazionale contro il Liechtstein. Che cosa hai provato nel vederlo con la maglia azzurra? “Ero davvero emozionato, perché Armando è nato qui a Scampia in un quartiere dove purtroppo viene spesso messo alla berlina per motivi extra calcio. La storia di Izzo è stata piena di ostacoli, venne qui che era piccolino con il padre che era un punto di riferimento. Dopo la sua morte Armando si fece coraggio e divenne ancora più forte. Vederlo insomma con la maglia dell’Italia è stato un orgoglio e perciò sono felicissimo per lui”.
Anche per Fabio Quagliarella è stata una serata bellissima a Parma con gol e tanti applausi. Il ragazzo di Castellammare si sta prendendo le sue rivincite. “Anche Quagliarella ha avuto anni difficili per le vicende che tutti noi conosciamo, ma ne è uscito alla grande con carattere e personalità. E’ stato un vero peccato che non lo ha fatto per più anni a Napoli, visto che lui è un grande tifoso dei colori azzurri, però nonostante ciò è bello vedere un nostro concittadino raggiungere le vette più alte”.
Oltre Izzo anche altri ragazzi di Scampia come Mandragora e Letizia stanno crescendo tra serie A e cadetteria. Te lo aspettavi a questi livelli? “Anche queste sono belle storie, sono ragazzi che li abbiamo visti crescere e ora si stanno affermando. Su Mandragora c’è da dire che sta facendo molto bene e si sta affermando in maniera definitiva in serie A. Letizia? Recentemente Gaetano ci è venuto a trovare è anche lui si sta mettendo in evidenza, mi auguro che possa tornare in A con il Benevento”.
Il prossimo fine settimana sarà pieno di impegni per le tre compagini dell’Arci Scampia. Dove possono arrivare in questo finale di stagione? “Siamo contenti del rendimento delle tre squadre, perché c’è la crescita non solo in campo ma anche fuori dal contesto sportivo. Sono in lotta per conquistare i play-off e ci auguriamo che possano ottenere il bottino pieno”.
Ti vorrei chiedere sul momento del settore giovanile del Napoli. Stanno crescendo sul piano dei risultati, ora quali altri gradini dovranno salire? “Non si può negare che il lavoro di Grava è davvero positivo per la crescita del settore giovanile, ma è chiaro che si devono fare altri passi in avanti. Su tutti avere strutture proprie per poter permettere ai ragazzi di allenarti e perché no giocare le partite ufficiale. Per la crescita definitiva di un club questo passaggio è fondamentale”.
Un pensiero sul successo sulla panchina del Bologna alla Viareggio Cup di un ex Napoli come Emanuele Troise. “Lui è stato un ottimo difensore, la carriera parla per lui e mi ha fatto piacere vederlo vincere un torneo prestigioso come quello della Viareggio Cup. Emanuele è la riprova che ci sono tanti allenatori giovani ma con tanta voglia di fare e perciò il suo successo non è frutto del caso ma dettato dalla bravura e dalla giusta competenza”.
Infine sul Napoli, saranno settimane importanti tra la Roma e l’Arsenal. Come approcceresti alla sfida di Londra contro l’undici di Emery? “L’Europa League è l’ultima competizione stagione che è rimasta al Napoli per poterla vincere. Indubbiamente l’avversario non è dei più semplici, però sono sfide affascinanti e belle da giocare. Il campionato ormai è assodato che si andrà in Champions, perciò bisogna solo onorare le ultime giornate, ma è chiaro che mentalmente la sfida di Londra sarà decisiva per la squadra di Ancelotti”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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