La pausa del campionato per gli impegni delle nazionali è un modo per rifiatare e ricaricare le batterie in vista del finale di stagione compreso l’Europa League. Il Napoli è già proiettato alle sfide contro l’Arsenal, anche se tiene d’occhio anche al campionato. Di questo ma anche del Napoli Basket ilnapolionline.com lo ha chiesto al responsabile dell’area comunicazione della squadra cestistica Gianluca Vigliotti.
Nel Napoli basket sei il responsabile dell’area comunicazione, ti volevo chiedere se questo buon periodo in campionato è da viatico per tornare ai livelli del compianto presidente Maione? “L’auspicio è quello di tornare a quei livelli e credo che sia l’intento del club stesso. Con il presidente Federico Grassi e il g.m. Antonio Mirenghi l’obiettivo è di conquistare i play-off e mi auguro che si possa fare bene. Dopo un inizio non semplice, compreso il giocare a Casalnuovo e non al Palabarbuto per i lavori delle Universiadi, ora la squadra sta ingranando. L’arrivo dal mercato di Chiera, Bagnoli e Milosevic ha reso il roster competitivo. Infatti sono arrivate 11 vittorie di fila, peccato la sconfitta di domenica ma si è perso contro la capolista Caserta. Mi auguro che si possa far bene e ritornare ai livelli del grande basket a Napoli”.
Sei ottimista sui lavori alle strutture in vista delle Universiadi che inizieranno il 3 Luglio? “Più che ottimista direi speranzoso, visto che è un evento molto importante per l’intera città. La sensazione è che essendo una corsa contro il tempo, alla fine si riuscirà nell’intento di avere strutture all’altezza per la kermesse sportiva”.
Il Napoli affronterà l’Arsenal per i quarti di finale di Europa League. Quali sono i pregi e i difetti della squadra di Emery? “Insieme al Chelsea, l’Arsenal era l’avversario meno indicato da affrontare ai quarti, in questo caso il sorteggio non è stato benevolo agli azzurri. Hanno un mix di giovani ed elementi di esperienza, ma che rendono i “gunners” una squadra davvero imprevedibile. Penso a Ramsey neo acquisto estivo della Juventus, oppure Ozil, le due punte Aubemeyang e Lacazette, insomma davvero una rosa forte. Il punto debole è la difesa, non sempre attenta ed è lì che il Napoli dovrà colpire già nella sfida dell’Emirates Stadium e poi giocarsela al meglio al San Paolo”.
Dei giovani dell’Arsenal c’è da sottolineare questo ragazzo Medley Nights che ha fatto la differenza contro il Rennes per il ritorno di Europa League. Che ne pensi dal punto di vista tecnico? “Medley Nights oltre al gol segnato contro la squadra francese ha dimostrato di essere molto veloce, attacca la profondità e bisognerà tenerlo d’occhio nella doppia sfida. L’aspetto positivo della gara contro i londinesi è che la prima sfida si giocherà in casa loro, bisognerà andare lì e segnare per tenere viva la fiammella della qualificazione per il ritorno al San Paolo. In trasferta l’Arsenal è meno pericolosa e quindi va giocata a Londra una grande gara e poi si tireranno le somme. Unai Emery ha già vinto in passato l’Europa League con il Siviglia, fu cercato da De Laurentiis per il dopo Benitez e dopo un inizio non semplice ha trovato la quadra della squadra inglese”.
Anche l’Ajax con i suoi giovani sono una piacevole sorpresa, ma in questo caso in Champions. Te lo aspettavi a questi livelli? “Devo dirti la verità, non sono sorpreso, l’Ajax ha da sempre nel vivaio il suo punto di forza. Già in passato era una squadra che faceva vedere di essere competitiva per il vertice, quando eravamo ragazzini, era una compagine che faceva spesso vedere un calcio spettacolare. In Champions League ha dimostrato di essere già all’altezza della situazione e ora se la giocherà con la Juventus per una doppia sfida ai quarti interessante”.
Il Napoli quest’anno ha spesso portato in panchina alcuni ragazzi dalla Primavera come Gaetano, D’Andrea, Senese e ora Zedadka. C’è una rinascita del vivaio in casa azzurra? “Il Napoli è stato in passato un club che ha sempre puntato sui giovani del vivaio e ha portato in prima squadra diversi ragazzi che poi hanno fatto la fortuna della società partenopea. Ora è chiaro che i nomi fatti da te sono tutti interessanti e in prospettiva che possono fare bene, però al momento vedo una crescita lenta, mi auguro che si possa quanto prima accelerare per tornare ai fasti dei tempi che furono”.
Ti volevo chiedere di Sebastiano Luperto, Ancelotti lo ha messo in campo da titolare e a gara in corso. Cosa ne pensi del suo rendimento in maglia azzurra? “Quando è stato chiamato in causa il ragazzo classe ’96 ha dato sempre delle risposte convincenti, tra l’altro ha una somiglianza con Raul Albiol, al di là di questo ha delle buone basi sulle quali ci si può lavorare. E’ chiaro che ha ampi margini di crescita e sono convinto che con mister Carlo Ancelotti potrà migliorare sempre più”.
Prima il Napoli prendeva meno gol in difesa, ma faceva faticare a segnare, adesso è l’inverso. Come si può trovare l’equilibrio? “In difesa è chiaro che manca un elemento di esperienza come Albiol, lui è l’equilibratore del reparto arretrato, senza nulla togliere agli altri della rosa, ma lo spagnolo ha caratteristiche difficili da trovare negli altri. Per quanto riguarda l’attacco dico che ad inizio stagione era partito bene Insigne, poi è cresciuto Milik ed ora sembra essere il turno di Mertens. Mi auguro che in questo finale di stagione tutti e tre possano avere un rendimento alto per chiudere al meglio la stagione”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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