Il pareggio di sabato allo stadio “P. Ianniello” contro la Frattese da un lato per l’Afro-Napoli è buono per il prestigio ma allontana l’obiettivo play-off. Il club biancoverde però pensa già al futuro dove tra campo e sociale vuole crescere in tutti i settori. Di questo ma anche del settore giovanile ilnapolionline.com ha intervistato il presidente dell’Afro-Napoli Antonio Gargiulo.
Sabato pomeriggio pareggio in trasferta contro la Frattese ma non basta per i play-off. Cosa ne pensi della sfida allo stadio “P. Ianniello”? “Il pareggio di sabato purtroppo non ci consente di avere possibilità di andare ai play-off. La squadra ha avuto diverse palle gol per poter vincere la partita ma non abbiamo ottenuto il bottino pieno. Resta certamente la soddisfazione di aver giocato bene contro un’ottima squadra, però non basta per raggiungere il traguardo che ci eravamo prefissati ad inizio stagione”
Come primo anno va bene come rendimento o si poteva fare di più? “Essendo il primo anno in Eccellenza, quindi una neo promossa, da un lato c0è la soddisfazione di aver fatto bene. C’è anche da dire però che in alcuni momenti della stagione potevamo fare di più come risultati, ma c’è mancata l’esperienza di ottenere il massimo contro avversarie alla nostra portata. Tutto ciò ci servirà per il futuro, ma con un pizzico di convinzione in più potevamo centrare i play-off”.
Chi è la favorita per la promozione in serie D? “Devo essere sincero mi ha fatto un’ottima impressione la Frattese. Loro esprimono un bel gioco e anche sabato ha fatto vedere il suo potenziale. Su chi vedo favorita per la conquista della serie D in questo momento ti direi il Giugliano”.
Progetti per la prossima stagione del club tra il campo e il sociale? “Per il prossimo anno l’obiettivo del club è di puntare sui giovani, avere una squadra in prospettiva interessante, oltre che investire sul vivaio. Il campo? Ci stiamo guardando intorno visto che nei prossimi mesi scadrà l’assegnazione del campo a Mugnano. Il nostro sogno sarebbe giocare in città ma al tempo stesso c’è da dire che al “Complesso Vallefuoco” comunque ci troviamo bene. Per quanto riguarda il sociale dico che resta variato l’impegno profuso in questi anni, ci sarà la giusta integrazione tra i ragazzi di colore e i giovani napoletani per un mix tra campo e sociale”.
Nei campionati professionistici si punta sui giovani è cambiata la filosofia del club secondo te? “Effettivamente c’è stata una svolta da parte dei club nel puntare sui giovani, oltre che avere delle strutture proprie. Se uno guarda nel proprio territorio nota che ci sono molti ragazzi che promettono davvero tanto, mentre molti stranieri che vengono a giocare da noi non hanno lo stesso potenziale. Tutto ciò è da considerare positivo e penso che sia arrivato il momento di dare la giusta continuità ai giovani nel presente ma soprattutto per il futuro”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
RIPRODUZIONE RISERVATA ®