Nella difesa ieri sera i top mancano all’appello
Il Napoli sa ancora vincere. Seppur con più di un’amnesia difensiva che non spegne i campanelli d’allarme. Però la buona notizia per Ancelotti è quella di aver ritrovato tutte le sue bocche di fuoco a pieno regime. Contro l’Udinese si sono visti gol per tutti i gusti e tutti i palati. Dalle magie di Younes e Mertens, al tiro sporco di Callejon passando per lo strapotere aereo di Milik. Un segnale incoraggiante per gli azzurri che almeno per un paio di settimane dovranno anche fare a meno di Insigne. Continua il periodo nero di Allan, che in questo caso è anche mal assistito da Zielinski, mediano in prestito per un giorno vista l’assenza di Fabian Ruiz. Senza filtro in mezzo si fa dura anche per i due centrali di rientro dopo la squalifica in Europa League.
5,5 MALCUIT
Se non fosse per quella capigliatura lì si potrebbe quasi dire di non averlo mai visto. Questo perché tende a giocare con un inusuale freno a mano tirato. Mancano le sue discese ardite e le sovrapposizioni costanti con Callejon che oramai fanno parte del suo repertorio classico. Leggermente spento.
5,5 MAKSIMOVIC
Partecipa al flop difensivo del primo tempo pur senza evidenti responsabilità oggettive. Lasagna e Pussetto si muovono molto e lui quasi ci perde il sonno per stargli dietro. Si arrangia con un paio di chiusure e qualche buon passaggio per far ripartire l’azione, ma è decisamente troppo poco.
5,5 KOULIBALY
Torna titolare dopo aver saltato la gara in Austria per squalifica. Si presenta così: Uno svarione difensivo in occasione del primo gol dell’Udinese e un’occasione calciata addosso a Musso e metà primo tempo. Poi prova a rimettere in ordine le cose lì dietro, ma la frittata è già fatta e diventa dura anche per lui.
5 GHOULAM
Un solo tiro degno di nota: con il pallone che finisce quasi in curva. Ha smarrito lo smalto dei giorni migliori, ma non lo si scopre di certo adesso. Non spinge, non punge e non aiuta nemmeno più di tanto in fase difensiva. Prova con qualche sgasata sulla sinistra, ma senza riuscire a incidere mai.