Codice rosso per Ospina, poi tutto ok. De Nicola: “Non è voluto uscire, me lo ha chiesto lui”

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Todo bien. Tutto bene: nessuna conseguenza grave e neanche danni cerebrali. David Ospina se l’è sentito dire subito dopo la Tac a cui è stato sottoposto ieri pomeriggio in codice rosso, mentre i compagni giocavano con l’Udinese, e poi ha sorriso chiedendo il risultato della partita. Ai medici e a sua moglie Jessica, corsa dal San Paolo (lo stadio) al San Paolo (l’ospedale limitrofo) in lacrime al fianco del marito. Trasferito in ambulanza direttamente dal limite della sua area di rigore: ovvero la porzione di campo che al 41’ del primo tempo s’è trasformata in una sorta di giaciglio. David giù, steso sull’erba immobile, e tutti gli altri terrorizzati e con il fiato mozzato: è stata dura, davvero, ma per fortuna gli esami hanno escluso edema e pericoli e il portiere colombiano tornerà a casa in un clic. Dopo ventiquattro ore d’osservazione. 

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 Una mazzata notevole: «Sì, ma ha chiesto lui di non essere sostituito», spiega a Canale 21 il dottor De Nicola, il responsabile dello staff medico del Napoli nonché l’uomo che lo ha soccorso. «Stavamo aspettando la fine del primo tempo per suturare meglio il taglio al cuoio capelluto: ha perso tanto sangue, forse per questo ha avuto un calo di pressione. E credo anche per una reazione emotiva. Ospina non ha mai perso conoscenza, né al primo impatto né dopo», continua De Nicola. «La Tac ha dato esito negativo e ora sarà tenuto in osservazione alla Clinica Pineta Grande». Fonte: CdS

 

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