Questa diventerà l’estate della verità perché un talento come Insigne entrerà in quella fase della vita in cui il genio andrà capitalizzato, prima che sia troppo tardi: e per tentare di convincere il Napoli ad accettare eventualmente un tavolo di discussione sarà indispensabile non scostarsi troppo dall’intervista che Aurelio De Laurentiis concesse al Corriere dello Sport-Stadio l’11 settembre del 2018, con riferimenti neanche poi tanto “provocatori”, ad una eventualità del genere: «Insigne ha una clausola simbolica: abbiamo un accordo verbale con Raiola che se dovesse arrivare un’offerta da duecento milioni di euro allora lo venderemo». Insigne non è sul mercato, come conferma il CdS, non lo era neanche quando il Barcellona, nel 2014, dopo la prima “rottura ambientale”, si informò su una possibile quotazione; né lo è stato due anni fa, e quella volta fu il Milan – con Fassone e Mirabelli – a lanciarsi con riservatezza per provare a capire se ci fossero margini.
La Redazione