CdS – Lo sport è spietato, i numeri dicono NAPOLI, i risultati NO!
Al Napoli di Ancelotti manca davvero la fortuna, crea tanto ma concretizza poco
Lo sport è spietato, alla fine a contare è soltanto il risultato, però nel caso del Napoli definito “bello e sfortunato” da Mertens con abilissima capacità di sintesi dopo la sconfitta con la Juve per 2-1, a contare sono anche i risultati. O meglio la collezione dei numeri e delle cose egregie, estremamente importanti, esibite domenica al San Paolo in una partita che a tratti è stata un vero proprio monologo. Esempi pratici: 21 tiri a 6; 12 angoli a 4; 63.5% di possesso-palla finale che nel secondo tempo è stato addirittura del 75% (con punte dell’85%); 574 passaggi a fronte di 340. E poi: leggerezza di Malcuit, palo e traversa di Zielinski, palo di Insigne su rigore e azzurri in testa a questa speciale classifica con 20 legni colpiti. Che sfortuna. Già, che jella: però anche una dose massiccia di gioco e certezze. Di una Bellezza che non è ancora Grande, è vero, ma che in vista del Salisburgo e dell’Europa League, il vero (e ultimo) obiettivo stagionale, il Napoli dovrà trasformare in energia esplosiva. Lo sport è spietato, come il risultato della sfida che di fatto ha consegnato l’ottavo scudetto consecutivo ai pluricampioni, ma la prestazione resta e dovrà restare anche nella testa degli uomini di Ancelotti: come un mantra, come un fuoco, fino alla finale di Baku.
La Redazione