P. Rossi a Il Mattino: “Ancelotti, la sua serenità vincente è da numero uno!”

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E’ sempre stata la “partita”, Napoli/Juventus. Anche quando a guidare l’attacco della Signora c’era l’eroe del Mondiale di Spagna, Paolo Rossi. Sfide spettacolari e tifo a confronto. Mai partite banali…

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La Juve arriva al San Paolo con una striscia record di 22 vittorie e tre pari: si può battere? «Nessuna squadra è imbattibile: la Juve nell’ultimo periodo ha perso con l’Atalanta in coppa Italia e l’Atletico Madrid in Champions. Tutte le squadre hanno dei punti deboli ed è quasi fisiologico durante l’anno che ci sia un periodo maggiore di stanchezza».
Il Napoli come può battere la Juve? «Il Napoli gioca bene, propone un bel calcio, arriva al tiro facilmente, crea tanto: l’ho visto spesso e le partite degli azzurri sono sempre molto divertenti. In qualche occasione non sono riusciti concretizzare tutto quello prodotto a livello di gioco, anche perché è mancato un pizzico di fortuna. Può essere determinante la rapidità e la velocità degli uomini in avanti, da Callejon a Insigne».
Una vittoria del Napoli potrebbe anche riaprire il discorso scudetto? «Il Napoli deve provare fino alla fine a tenere vivo l’interesse del campionato. Un successo sulla Juve potrebbe dare morale per crederci di più, anche se resterebbe un’impresa vista la distanza in classifica e il cammino dei bianconeri. Ecco, più che di demerito degli azzurri parlerei della stagione incredibile della Juve: Allegri conta su tante alternative di livello, la rosa è ampia e in questo modo riesce a sopperire meglio agli infortuni».
Come giudica il lavoro di Ancelotti in questa sua prima stagione a Napoli? «Molto positivo. All’inizio pensavo potessi esserci qualche difficoltà in più dopo i tre anni con Sarri. Invece Ancelotti è stato bravissimo a trasferire le sue idee in breve tempo: un allenatore concreto che conosce bene il calcio e sa gestire la squadra al meglio. La sua qualità migliore è la serenità, la capacità di sdrammatizzare tutte le situazioni cercando di cogliere sempre l’aspetto positivo, in questo senso è veramente il numero uno in assoluto. Lo vedo sempre misurato, riesce a vivere al meglio lo stress e le tensioni del mondo del calcio. E poi i risultati sono dalla sua parte anche se il Napoli è stato eliminato in coppa Italia: in campionato è secondo, in Champions è uscito a testa altissima in un girone difficile e ora ha l’Europa League».
Può vincerla? «Sì, il Napoli è attrezzato per arrivare fino in fondo, poi dipenderà da tante componenti e bisognerà fare i conti con una concorrenza importante. Ma sicuramente è una delle pretendenti alla vittoria finale».
S’aspettava una risposta così importante di Milik dopo due gravi infortuni? «Ha avuto una reazione straordinaria: l’anno scorso fu costretto nuovamente a fermarsi in un momento in cui stava andando bene. Il suo recupero è stato molto importante per il Napoli. E’ un attaccante che sa far gol ed è molto combattivo e generoso».
Il Napoli ha fatto passi avanti soprattutto in difesa: la Juve ha preso solo tre gol in meno. «Il reparto difensivo è molto forte: il Napoli è una formazione solida che prende pochissimi gol. Koulibaly è un difensore che in questo momento vorrebbero tutte le squadra europee, anzi direi al mondo: dà grande affidabilità e assicura costanza di rendimento».
Napoli-Juve che partita sarà? «Alla Juve possono andare bene due risultati su tre e quindi avrà un atteggiamento più accorto. Il Napoli giocherà per vincere e farà sicuramente la partita».
Lo stadio tornerà pieno: quanto può essere importante l’effetto San Paolo? «Tanto. Napoli-Juve è una partita da sempre di cartello, molto sentita dal pubblico napoletano, ancora di più negli ultimi anni che la squadra azzurra è diventata la vera antagonista al titolo. La spinta del San Paolo potrà essere molto importante per gli azzurri».

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