Il nuovo Napoli di Ancelotti che coltiva la meglio gioventù per il futuro
La notte di Milano non cancella il lavoro che sta facendo mister Ancelotti
Il Napoli ha già cominciato a ricostruirsi da dentro, come conferma il CdS, lo ha fatto avviando quel processo di ringiovanimento – avviato da Giuntoli – ch’è palpabile ed è raffigurato dall’espressione fanciullesca e dal talento esuberante di Alex Meret (22 a marzo), dalla versatilità e dal magnetismo di Fabian Ruiz (23 ad aprile), dalla eleganza ancora però a tratti evanescente di Piotr Zielinski (appena 25 a maggio), dalla potenza di Arkadiusz Milik (25 a febbraio), ma anche dalle promesse non ancora mantenute di Amadou Diawara (22 a luglio), dalla graffiante prospettiva che sembra nasconda Adam Ounas (23 ma a novembre), pure dall’incoraggiante praticantato di Sebastiano Luperto (23 a settembre): la nottataccia di San Siro, ma è consuetudine del calcio, ha spazzolato sotto al tappeto quel percorso avviato nel luglio scorso e obbligatoriamente ha proiettato all’estate.
La Redazione