ESCLUSIVA – A. Corbo: “Fabian Ruiz ormai mette il pilota automatico in mezzo al campo”

All'interno l'intervista all'editorialista di "Repubblica"

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Il Napoli pensa al campo dove domenica affronterà al San Paolo la Lazio, ma con un occhio al mercato e alla situazione di Koulibaly dopo i “buu” razzisti che subì a Milano. Di questo e non solo ilnapolionline.com ne ha parlato in un’interessante intervista all’editorialista di “Repubblica” Antonio Corbo.

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In questi primi mesi abbiamo visto all’opera il neo acquisto Fabian Ruiz in più zone del campo. Secondo lei qual è la posizione dove l’ex Betis Siviglia riesce a rendere al meglio? “Devo essere sincero, ad inizio anno quando vidi le prime partite del centrocampista spagnolo mi aveva dato l’impressione di avere un ritmo compassato, forse non adatto al nostro calcio. Con il tempo invece ho notato una sua crescita costante e perciò può giocare in più zone del campo. Ora quando lo vedi sul terreno di gioco si vede che mette il “pilota automatico”, gioca in scioltezza e le prestazioni sono sempre positive. Penso che con il tempo crescerà sempre di più e visto che Hamsik sembra sulla via del crepuscolo, lui potrebbe prendere anche il suo posto nel ruolo di regista”.

E’ tempo di calciomercato e si parla di un possibile incontro tra Aurelio De Laurentiis e Mino Raiola per Lozano. Visto che l’agente partenopeo avrà come suo assistito Lorenzo Insigne potrebbe essere un’arma a doppio taglio per il club azzurro una possibile collaborazione? “Non credo che ci possano essere rischi, perché De Laurentiis saprà certamente gestire al meglio la situazione di Insigne. E’ chiaro che se dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile per il giocatore non si può escludere una sua cessione, ma al tempo stesso dico che Insigne potrebbe essere un elemento importante per il Napoli del futuro. Una collaborazione con Raiola penso che ti permetterebbe di avere la possibilità di avere più canali a disposizione per diverse operazioni di mercato come ha detto lei Lozano. Io stavo pensando anche a Koulibaly che meriterebbe di indossare la fascia di capitano. Sarebbe per il difensore senegalese il giusto riconoscimento dopo quello che ha subito a Milano e un atto di forza del Napoli stesso”.

A proposito di Koulibaly, nei prossimi giorni si saprà se al giocatore gli verrà tolta o meno la squalifica. Lei se fosse nel legale del Napoli come agirebbe? “Io le dico che purtroppo non sono ottimista sulla possibile revoca nei confronti di Koulibaly, perché il suo applauso è stato interpretato dall’arbitro Mazzoleni come un gesto di scherno e perciò lo ha mandato negli spogliatoi. Io credo che per scagionare il ragazzo e farlo giocare così domenica sera è di far intendere il suo applauso come un momento di rabbia per i cori che ha subito per tutta la partita contro l’Inter. Io ad esempio un enorme stima dell’avvocato Chiacchio che riesce sempre a trovare quel cavillo per risolvere le situazioni più intricate. Mi auguro che Mattia Grassani abbia una strategia vincente per far togliere a Koulibaly la squalifica”.

L’altra sera mister Ancelotti ha fatto debuttare nei minuti finali il classe 2000 Gianluca Gaetano. Che idea si è fatta in generale sul ragazzo della Primavera? “Io credo che sia ottimo che mister Ancelotti lo abbia fatto giocare nei minuti finali, dimostrando ancora una volta un top a livello di gestione del gruppo. C’è una sorta di “vasi comunicanti” tra elementi di esperienza e giovani e tutto ciò sarà determinante per il prosieguo della stagione. Su Gaetano dico che è un ragazzo che promette davvero molto, ma in questi casi dovrà essere tutelato molto dall’esterno senza bruciarlo. E’ facile alla loro età esaltarsi e deprimersi al tempo stesso e quindi dovrà fare i passi giusti da qui ai prossimi anni per poter crescere e diventare sempre più forte”.

Domenica sera si giocherà Napoli-Lazio allo stadio San Paolo. Come affronterebbe la squadra di Simone Inzaghi per poterla battere nei novanta minuti? “Quando si affrontano questi tipi di compagini io penso che l’unica soluzione è giocare di rimessa, come si dice in questi casi per sorprendere una squadra come la Lazio. Dico questo perché i biancocelesti se hanno ampi spazi ti possono far male in qualsiasi momento. Loro invece in fase difensiva se vengono pressati e giochi in campo largo vanno in difficoltà. La sfida contro il Novara ha dimostrato che se li attacchi sono vulnerabili e perciò li affronterei in questa maniera per poterli battere nell’arco dei novanta minuti”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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