ESCLUSIVA – A. Leardi: “Ancelotti? Orgogliosa che lui stia combattendo contro la violenza e il razzismo”

All'interno l'intervista alla madre del compianto Ciro Esposito

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Il prossimo settimana ritorna il campionato di serie A, ma negli occhi ci sono ancora le immagini degli incidenti di Milano e i “buu” di stampo razzistico nei confronti di Koulibaly, due mali difficili da debellare nel nostro paese. Di questo e non solo ilnapolionline.com ne ha parlato in un’intervista alla signora Antonella Leardi, madre del compianto Ciro Esposito.

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A distanza di 4 anni e mezzo dalla morte di suo figlio Ciro, c’è stata un’altra morte per una partita di calcio e si tratta di Mario Belardinelli. Tante parole ma non sono servite a niente. “Purtroppo a distanza di 4 anni e mezzo non è cambiato nulla dalla morte di mio figlio, visto che un altro ragazzo ha perso la vita per una partita di calcio. Le dinamiche sono diverse, ma si tratta sempre di una vita spezzata e questo non va bene. Io penso che bisogna trovare le giuste contromisure per dare una svolta a livello definitivo, poche parole, servono i fatti”.

Oltre alla violenza negli stadi anche i “buu” razzisti verso Koulibaly e Kean della Juventus. Come si sconfigge secondo lei questa piaga sociale? “Lei ha detto il termine giusto, è una piaga sociale che purtroppo colpisce il gioco del calcio. Non è possibile che la gente va allo stadio e si comporta in maniera incivile. Ci vuole anche in questo caso una svolta, ma devono venire dalle Istituzioni che prendano una decisione ferma”.

Purtroppo le Istituzioni e il Governo non usa il pugno duro ma sembra non prendere decisioni. Come se lo spiega? “Mi dispiace che non si prendano decisioni in maniera drastica su un problema così serio. Non è solo una questione che riguarda Napoli ma un qualcosa di più ampio e che va debellato. Mi auguro che ci sia una svolta ma purtroppo ho sentito tante parole ma non si è agito”.

Cosa pensa che un personaggio del calibro di Ancelotti abbia preso una posizione così decisa su questi problemi come la violenza e il razzismo? “Io dico che è un vero onore che una persona del suo calibro si stia esponendo in maniera netta, perché a livello mediatico possa smuovere le acque in maniera definitiva. Mi fa piacere anche che altri allenatori abbiano preso posizione”.

Domenica sera si gioca Napoli-Lazio al San Paolo, senza tifosi ospiti. Perché secondo lei non si riesce a trovare un rimedio anche per le trasferte? “Anche questo è un problema che va risolto, perché il calcio è un divertimento e non è bello vedere il settore ospiti vuoto. Si è passati con la Tessera del Tifoso per diminuire la violenza negli stadi, ma non ha portato ai frutti sperati, perciò va trovato un altro rimedio per riportare la gente a vedere le partite come ai vecchi tempi”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

 

 

 

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