Cambio di orario per Genoa-Milan. No a Milan-Napoli. Per la Lazio al San Paolo rischio scontri
Bene, spostare Genoa-Milan non è stato semplice. Possiamo dire, per rispettare i tempi tecnici, non sarà semplice: ma la strada appare tracciata. L’iter burocratico è già partito, con lettera del presidente dell’Osservatorio che si appellerà a motivi di opportunità (ci sono precedenti) rivolgendosi al presidente della Lega. La sfida di Genova dovrà essere spostata alle 15 e il monday night diventerà verosimilmente Juventus-Chievo. Difficile ipotizzare dietrofront o cambi di rotta rispetto a questo percorso, con Sky (l’emittente a cui è assegnato quel lunedì sera) disposta a ragionare in questi termini.
Ma se la Lega in questa circostanza dovrà piegarsi (e più ancora il Milan, poco incline a perdere sei ore di recupero rispetto al viaggio di ritorno dalla Supercoppa), non lo farà per Milan-Napoli (altra partita a rischio del 26 gennaio alle 20,30): il prefetto avrebbe già chiesto lo spostamento, il calcio senza un provvedimento d’autorità non farà nulla.
Poi c’è Napoli-Lazio e lì il discorso si fa veramente delicato: da calendario è il 20 gennaio alle 20,30, è ipotizzabile che i rapporti stretti tra sostenitori biancocelesti e dell’Inter, dopo i fatti di San Siro, renda la trasferta al seguito della squadra di Inzaghi particolarmente complessa. Servirà una grande attività di intelligence per rivedersi la prossima settimana e capire. Di sicuro i riflettori sono accesi anche sul match del San Paolo. Ma il ministro le trasferte non vuole chiuderle. E allora? Fonte CdS