il Napoli tenterà di non disperdere quel patrimonio, una sorta di opzione morale, che sente di possedere su Hirving Lozano (lui di anni ne ha ventitré e ne compirà ventiquattro a luglio), pescato nei continui viaggi in Olanda, una terra assai gradita a Giuntoli (che ci ha preso Milik e Younes) ma anche a Micheli, uno dei suoi bracci destri (che con Bigon, nell’epoca Benitez e prim’ancora con Mazzarri), si lanciò su Mertens. Poi ci sono i profili altissimi, come riporta il CdS, ma sempre sull’onda verde: Benjamin Pavard compirà ventitré anni tra due mesi e mezzo, ha varie qualità, sa fare il fluidificante (come si diceva una volta) o anche il centrale (come si dice ora di uno stopper/libero). E poi è pure campione del mondo. «Fuori portata, per ora», raccontano le pareti di Castel Volturno, come pure Agustin Almendra, che ha acquisito una quotazione pazzesca: ma il mercato è una amabile o anche terribile montagna russa, prevede scalate e poi ripidissime corse in picchiata. Si chiama, più o meno, gioco delle parti che alla fiera dei sogni è concesso, almeno sino alla sfinimento o alla resa: siamo appena all’inizio, hanno cominciato anche a bussare per Diawara (il Wolverhampton), per Rog (la Fiorentina che ha mandato ripetutamente un osservatore al san Paolo e anche lo Schalke 04). Uno dei due potrebbe andar via: con fair play (e per tornare).
La Redazione