La strana coppia Milik -Mertens: da dualismo a simbiosi?

Il 99 e il 14 si alternano in campo ma possono anche giocare insieme

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Il 2018 ha regalato a Carlo Ancelotti un Arkadiusz Milik in grande spolvero, infatti il centravanti polacco è già arrivato in doppia cifra a metà stagione. Questa è la prima volta che il 99 azzurro tocca quota 10 reti, infatti nei primi 2 anni all’ombra del Vesuvio era stato costretto a fermarsi a causa dei continui infortuni. Il primo lungo stop è arrivato il 9 ottobre 2016 a causa della rottura del legamento crociato che ha tenuto Milik fuori dal terreno di gioco fino al 13 febbraio 2017, mentre il secondo il 24 settembre 2017 per un infortunio al ginocchio che ha costretto l’attaccante polacco a stare lontano dai campi fino all’1 marzo 2018. Adesso invece dopo un lungo calvario e tanti sacrifici Milik sta ripagando la fiducia del presidente De Laurentiis risultando decisivo quasi in ogni partita.

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PROPOSITI PER IL 2019

Questo si preannuncia l’anno della vera e propria consacrazione del 99 polacco, adesso quello che si chiede al gigante di Tychy è quello di timbrare il cartellino contro le big della Serie A. Infatti per il momento Milik è andato a segno contro Bologna, Parma, Empoli, Atalanta, Frosinone e Cagliari, tra le grandi invece solo il goal alla Lazio alla prima giornata. Motivo per cui come “proposito per l’anno nuovo” c’è sicuramente quello di andare a segno contro una delle big della Serie A per entrare di diritto nel novero dei migliori attaccanti del campionato e anche d’Europa.

LA CONCORRENZA CON MERTENS

Il dualismo Milik-Mertens ha contraddistinto i dibattiti della critica e di tutti gli addetti ai lavori, infatti le precarie condizioni del polacco nel primi 2 anni napoletani avevano destato dubbi sulla scelta di lasciar partite Inglese in estate. Ma il rendimento di Milik ha pian piano spazzato via tutti i dubbi e le incertezze, dando ad Ancelotti una freccia da scoccare in qualsiasi momento, anche a gara in corso. Infatti non è inusuale vedere Mertens dall’inizio per poi assistere all’ingresso del polacco per dare maggior peso all’attacco azzurro. Mentre viceversa quando le difese sono eccessivamente chiuse e non si riesce a sfondare centralmente Re Carlo toglie il polacco per la maggiore vivacità del 14 belga, motivo per cui il dualismo Milik-Mertens non presenta effetti collaterali e anzi i 2 potrebbero anche giocare insieme nel 4-4-2 di Ancelotti in caso di forfait di Insigne.

 

A cura di Emilio Quintieri

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