Mauri, collab. Ancelotti: “Carlo capisce di tattica e di uomini. In Champions credevo passasse il turno”
Giovanni Mauri, storico collaboratore di Carlo Ancelotti, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttonapoli.
“Ci siamo conosciuti a Parma nel 1996, da lì in poi abbiamo lavorato insieme per vent’anni. Non l’ho seguito soltanto nella sua esperienza alla Juventus: ci ritrovammo al Milan”.
Cosa le sta piacendo del nuovo Napoli? “Mi è piaciuto globalmente, ritengo che abbia un’ottima rosa. E attendo con grande curiosità la carriera di Meret: per me il club ha fatto un grandissimo investimento con lui”.
Immaginava un adattamento così rapido e prolifico? “Carlo capisce di tattica e di uomini. È partito giocando sulla falsariga di Sarri, poi ha messo a posto le sue coordinate”.
Dove può arrivare il suo Napoli? “Non ci sono limiti ai sogni. La rosa è competitiva, la società è seria, i supporters sono caldi, la città è meravigliosa: c’è tutto. La sfortuna di quest’anno è stata la Champions, tutti gli episodi sono girati male…”.
A partire dal sorteggio. “Ti dirò, quando è uscito il sorteggio ero convinto che si passasse il turno. E come me, lo erano anche mio figlio, Carlo e Davide, al di là delle dichiarazioni”.
Ma era il peggior girone possibile! “Noi, però, sapevamo bene come lavorano sia Klopp che Tuchel. Secondo lei, invertendo gli allenatori e mettendo Ancelotti al Liverpool o al PSG, questi club si sarebbero qualificati all’ultima giornata? Le dico di no, che lo avrebbero fatto con 13, 14 punti”.