Momento decisamente un po’ complicato per Insigne. Il gol che non arriva, le prestazioni deludenti, il cartellino rosso, il senso di ingiustizia. All’ uscita dagli spogliatoi di San Siro Insigne sembrava davvero a pezzi. Sono due mesi che il Magnifico non fa il Magnifico. E meno male che quello azzurro resta, comunque, il secondo miglior attacco della serie A. Ancelotti non lo discute, mai. Sono Mertens e Milik a fare la staffetta, non certo Insigne.
A Milano non ha visto quasi mai palla, e quando l’ha vista faticava a fare la cosa giusta. Il problema è che lui sembra perdere la pazienza. Ed a Milano ha perso anche la testa: il primo rosso della sua carriera. 404 partite senza mai essere espulso e collezionando appena 35 cartellini gialli. Ora rifletterà. Ha chiesto scusa ieri mattina, nella rifinitura a Castel Volturno. Certo, a mente fredda sa che non è stato un bel gesto. E che lo porterà ad essere assente per ben due partite.
Il Mattino