Higuain, un braciere rossonero per l’argentino triste!
Il traditore, ormai lo si definisce così, Higuain. Odiato a Napoli e scaricato dalla Juventus con un arrivederci e grazie. Finito sul braciere della critica a Milano, sponda rossonera, Higuain ha capito che il record napoletano di reti è un bigliettino da visita che non dà diritto ad alcuna rendita. La crisi del Milan è diventata la crisi di Higuain, nervoso, depresso calcisticamente parlando, ai margini e non al centro del progetto. Ha detto bene Crespo: «Criticare Higuain è come bestemmiare. Va stimolato, aiutato e lo stimolo glielo deve dare la squadra». Che non è in grado di soddisfare le sue richieste, perché il supporto del quale necessita il Pipita è tecnico, ha bisogno di una squadra che ne esalti le caratteristiche, gli apparecchi la tavola, poi al resto provvede lui. Nel senso che fa gol, se viene messo nelle giuste condizioni. Cose che potrebbe garantirgli Sarri da Londra.
Ovviamente Gattuso fa orecchie da mercante, ma sa benissimo che l’ex tecnico azzurro lo vuole, lo ha chiesto, quindi bisogna fare in fretta per uscire dal tunnel. «Il problema è mentale e riguarda la squadra, non soltanto l’argentino – ha precisato l’allenatore del Milan – Atene, con l’eliminazione dall’Europa League, per noi è stata una mazzata, non ci siamo ancora ripresi. Vedo Gonzalo sofferente perché gli manca il gol e non sta vivendo bene questa situazione. Prendiamo insieme il caffè tutti i giorni ma ho fiducia totale in lui». Quella che forse non ha più il club, scettico sui 36 milioni da versare per onorare il riscatto oneroso con la Juventus. Si profila l’ennesimo addio.
Il Mattino