Il punto della situazione -di R. Muni: “Energia positiva”

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Il Napoli aveva bisogno di voltare pagina, smaltendo immediatamente la delusione per l’eliminazione dalla Champions League. Occorreva convogliare le tossine generate dalla cocente delusione nel canale giusto, tramutandole in energia positiva. Il processo era stato avviato sin da subito da Carlo Ancelotti, che già al triplice fischio di Liverpool-Napoli aveva parlato dell’Europa League quale obiettivo principale della stagione. Troppo esperto il tecnico napoletano per non toccare i tasti giusti per motivare la squadra. A Cagliari, il Napoli è venuto a capo di una partita tradizionalmente complicata, utilizzando una tattica ben definita. Inizialmente, Ancelotti aveva gettato nella mischia una batteria di tre uomini sulla tre quarti, a sostegno dell’ariete Milik, ingolfando la zona centrale del campo ed imbrigliando la manovra della squadra di Maran. Dopo aver fatto girare a vuoto i padroni di casa, con alcuni calciatori rossoblu vittime di crampi, il tecnico di Reggiolo ha capito che era arrivato il momento giusto per affondare il colpo vincente.  Fuori Ounas, Diawara e Malcuit per fare spazio al trio leggero, Insigne-Mertens-Callejón a sostegno del bomber Milik. Una squadra a trazione anteriore che ha saputo mettere alle corde il proprio avversario, più attento a spezzare il gioco azzurro che a costruire il proprio. Ci è voluto un capolavoro balistico del bomber polacco, su punizione, per avere la meglio di Cragno e dei legni, che avevano tenuto fino ad allora il punteggio a reti inviolate. È stato curioso vedere che il gol di Milik abbia fatto improvvisamente scomparire i crampi dalle gambe dei padroni di casa. Vista la caratura di Carlo Ancelotti, ritengo che la strategia adottata per la partita di Cagliari sia stata studiata a tavolino piuttosto che frutto del caso oppure del disperato tentativo di portare a casa l’intera posta in palio. Una vittoria pesante, anche se qualcuno ha insinuato che si sia trattata di mera fortuna, che pure serve nel calcio come nella vita. Tre punti che permettono agli azzurri di consolidare il secondo posto, con sei punti di vantaggio sull’Inter e di blindare la zona Champions con ben tredici lunghezze di vantaggio sulla quinta in classifica. Un vantaggio simile consentirà al Napoli di concentrarsi sull’Europa League, potendo lasciare qualche punto per strada. Sempre distante otto punti la vetta, con la Juve che vince anche grazie a sviste arbitrali a senso unico. Emblematico il successo ottenuto nel derby, grazie ad un rigore trasformato da CR7 (…che si è macchiato di un gesto vile nei confronti del portiere granata…) e ben due penalty negati ingiustamente alla squadra di Walter Mazzarri. Anche a costo di sembrare piagnucoloni, denunceremo sempre episodi simili poiché, come disse tempo fa Josè Mourinho, sono stati proprio i silenzi a creare calciopoli.

Factory della Comunicazione

Riccardo Muni
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