Ancelotti sicuro: “Ora è paradossale parlare di Cavani!”
Ancelotti sempre più napoletano: un feeling speciale con la città e i tifosi azzurri. «Mi piacerebbe cantare O surdato nnammurato al San Paolo dopo una vittoria. Perché solo in quelle occasioni si può cantare», ha detto nell’intervista esclusiva, in una sala della location «D’Angelo Santa Caterina» al Vomero, andata in onda ieri sera durante Tiki Taka, il talk show su Italia 1 condotto da Pierluigi Pardo. «Napoli ha delle viste uniche. I napoletani, hanno grande passione e non si prendono mai troppo sul serio. È una città abituata a vivere nelle difficoltà e lo fa in maniera molto positiva». Torna sul problema negli stadi dei cori di discriminazione territoriale che fu proprio lui a denunciare in maniera forte. «Ci sono delle regole molto precise e io credo che la Federazione abbia fatto un bel passo in avanti, sensibilizzando anche gli arbitri che sono quelli che prendono le decisioni. A Bergamo, per esempio, c’è stato rispetto per la squadra avversaria».
Rimarca la crescita di Milik: «È un ragazzo molto giovane che viene da due anni di infortuni. All’inizio ha giocato un po’ a corrente alternata, ora sta trovando continuità e speriamo che prosegua in questo modo», dice e aggiunge. «Abbiamo parlato di Milik, ma possiamo parlare anche di Mertens e Insigne. E’ paradossale che si parli di Cavani, che è molto amato a Napoli, quando i nostri attaccanti hanno fatto tantissimi gol».